Greenpeace: manifestazioni in tutta Italia per dire “No Ogm”


“No Ogm”: l’allarme accorato arriva dagli attivisti di Greenpeace. Al loro fianco ci sono 39 associazioni, riunite nella task force “Per un’Italia libera da OGM”, che hanno organizzato  presidi in diverse città italiane e hanno rinnovato l’appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al governo perché venga emanato con effetto immediato un decreto contro le semine OGM e che, a partire dal semestre italiano, si impegni in sede europea a elaborare una chiara iniziativa per impedire coltivazioni geneticamente modificate.

Anche Catania, dove è stato organizzato un presidio, in via Etnea, ha partecipato all’iniziativa. Sono stati allestiti banchetti informativi sulle conseguenze e i rischi delle coltivazioni OGM. Sono stati distribuiti volantini ed esposto uno striscione con scritto “NO OGM”.

Secondo quanto spiegano gli attivisti: “È partito il conto alla rovescia sugli OGM. Il prossimo 9 aprile, il Tar del Lazio si pronuncerà sul ricorso presentato da un agricoltore friulano contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais MON810. Se il ricorso fosse accolto, si rischia di aprire la strada a semine incontrollate di colture OGM con conseguenze drammatiche per la filiera agricola italiana, l’ambiente, le produzioni biologiche, le esportazioni e la libertà di scelta dei cittadini”.

“Per tutelare ambiente, agricoltura e libertà di scelta delle persone, la scelta possibile e’ una sola, mantenere l’Italia libera dagli OGM” commenta Federica Ferrario, responsabile Campagna Agricoltura di Greenpeace Italia.

La Task Force per un’Italia libera da OGM è composta da:

Acli, Adoc, Adiconsum, Adusbef, Aiab, Amica, Associazione per l’Agricoltura Biodinamica,  Assoconsum, As. Se. Me., Campagna Amica, Cia, Città del Vino, Cna Alimentare, Codacons,  Coldiretti, Consorzi agrari d’Italia, Crocevia, Fai, Federconsumatori, Federparchi, Firab, Focsiv, Fondazione Univerde, Greenaccord, Greenpeace, Isde, Lega Pesca, Legacoop Agroalimentare,  Legambiente, Lipu, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Slow Food Italia,  Symbola, Uecoop, Una.api, Upbio, Vas, Wwf

 

Articolo Precedente Al Coppola va in scena La sessuologa
Articolo Successivo Cibo Nostrum: pronta al via la manifestazione con chef stellati

Scrivi un Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *