Il Progetto Simit: Costituzione di un sistema integrato di protezione civile Italo-Maltese finanziato nell’ambito del P.O. Italia-Malta 2007-2013 si avvia alla fase conclusiva.
Il progetto Simit , coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, con a capo Calogero Foti, e coadiuvato dal Dipartimento della Protezione Civile di Malta e dalle Università di Palermo, Catania e Malta, Il progetto Simit si propone di creare un piano di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi naturali nell’ area del Canale di Sicilia, nonché di realizzare i piani di Protezione Civile nelle isole di Lampedusa e Gozo.
Durante il meeting di progetto – ospitato nei giorni 16 e 17 aprile dall’ Università di Palermo, polo di Agrigento, nella sede di Villa Genuardi – sono intervenuti i rappresentanti dei partner per la presentazione di una sintesi degli studi geologici, geofisici ed ingegneristici fin qui ottenuti, nonché del “Gis Thematic Risk Map” che a breve sarà attivo sul portale della Protezione Civile della Regione Siciliana. Coinvolti nella due giorni anche gli studenti del Liceo scientifico “Politi” di Agrigento che hanno preso parte alla dimostrazione pratica di interventi in caso di emergenza.
Proprio nel novembre scorso il Dirigente Generale della Protezione civile della Regione Siciliana, Calogero Foti, ed il sindaco del Comune di Lampedusa, Giuseppina Maria Nicolini, hanno stipulato un protocollo d’intesa per la collaborazione reciproca nella preparazione e nella realizzazione delle attività previste dal progetto Simit sull’Isola di Lampedusa, a sviluppare collaborazioni bilaterali con le autorità maltesi per condividere metodi e pratiche di intervento nei casi di emergenza migliorando le sinergie tra i due Paesi, a condividere i propri mezzi, attrezzature ed expertise in funzione delle esigenze che emergeranno nelle singole attività, a partecipare ai lavori dei tavoli che verranno istituiti nell’ambito delle attività progettuali.
Ad oggi, a Lampedusa, sono state svolte varie attività per testare il metodo speditivo, messo a punto nell’ambito del progetto Simit, per l’analisi e la valutazione della vulnerabilità dei centri urbani.
“Grazie al progetto Simit – ha spiegato Foti – ci sarà un’azione più incisiva in relazione al territorio coinvolto, alla popolazione ed al modello di intervento da diffondere in tutta l’area del Mediterraneo finalizzato a contribuire a diffondere e ad affermare un nuovo concetto di protezione civile”intesa quale attività di prevenzione e comunque di assunzione di comportamenti corretti ante–eventum”.
“I Piani di protezione civile – hanno aggiunto i rappresentanti dei partner – consentiranno di pianificare e gestire le varie emergenze attraverso la realizzazione di una rete istituzionale tra i soggetti coinvolti. Il portale, invece, che sarà pronto in tempi brevi, consentirà lo scambio immediato delle informazioni necessarie, una sorta di sala operativa virtuale integrata Sicilia-Malta, con attività di monitoraggio continuo”.
Programmate anche le esercitazioni congiunte che verranno svolte dai due dipartimenti di Protezione Civile: la prima, che coinvolgerà le isole maltesi, avrà luogo tra fine agosto e i primi di settembre, e la seconda, prevista per Lampedusa, si svolgerà a fine settembre.
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