Un documentario curato da Rai 3 sulla Riserva naturale integrale Grotta Monello per promuovere la caratteristica area protetta istituita nel 1998 dalla Regione Siciliana a tutela di un ipogeo ornato di speleotemi di particolare bellezza.
Ad immortalare la Grotta Monello, la riserva naturale gestita dal Cutgana dell’Università di Catania (il centro interdipartimentale diretto da Giovanni Signorello) sono state le telecamere della redazione siciliana della Rai per il programma “Il Settimanale”, il rotocalco televisivo in onda ogni sabato su Rai Tre.
Il documentario, che sarà mandato in onda nel corso della puntata di sabato 22 febbraio, alle 12,25, è stato realizzato dalla giornalista siracusana Lucia Basso ed illustrerà le particolari bellezze dell’area protetta tra aspetti storici e geologici, floristici e faunistici grazie alle interviste al direttore della Riserva naturale integrale Grotta Monello, Salvatore Costanzo del Cutgana dell’Università di Catania, a Giovanni Grimaldi della Provincia Regionale di Siracusa e a Salvatore Baglieri.
La Grotta, disposta su più livelli, ha uno sviluppo complessivo di circa 540 metri ed è di particolare importanza per le sue strutture di concrezionamento che si rinvengono nelle diverse sale e per la fauna ipogea invertebrati tra cui spicca l’isopode “Armadillidium lagrecai Vandel”, comunemente conosciuto come Porcellino di Sant’Antonio, la cui presenza è stata il principale motivo per l’istituzione della Riserva naturale. Tra i vertebrati è possibile incontrare il chirottero “Rhinolophus ferrumequinum ferrumequinum Schreber”.
L’epigeo della riserva naturale è caratterizzato dal tipico paesaggio dell’altopiano ibleo dove estese aree pianeggianti sono incise da profonde forre come il Vallone Moscasanti in cui continuano a mantenersi lembi di vegetazione forestale a macchia ad euphorbia e lecceta. Le aree pianeggianti sono caratterizzate da colture a olivo, mandorlo e carrubo. Nei pressi della grotta si rinviene la rarissima ortica, l’Urtica rupestris, specie endemica esclusiva degli Iblei.
Nella foto la troupe Rai e gli intervistati
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