Nuestro Horizonte Verde è il nome della ong creata dall’italiano Marco Antonio Molino, che oggi vive nel cuore della Foresta Amazzonica, in Perù, a Iquitos. Impiega da anni la sua vita per sostenere la vite delle popolazioni indigene. Marco Antonio Molino e il suo staff di Nuestro Horizonte Verde stanno realizzando la prima comunità Botanica eco-sostenibile del Perù. Il progetto trasformerà la Comunità di Calipso costruita sopra una vecchia miniera di sabbia. La comunità ha circa 25 stradine e in ciascuna di esse i bambini della scuola pianteranno un filare di alberelli di specie amazzoniche diverse che, crescendo, porteranno ombra e riforesteranno l’attuale deserto della comunità. Questo trasformerà la comunità in una vera attrattiva turistica che, insieme alle altre attività eco sostenibili che inizieremo in questa comunità, renderà Calipso un esempio da poter replicare in altre parti Amazzoniche e nel mondo.
L’organizzazione non governativa creata da Marco Antonio Molino opera nel settore ambientale e sociale, sostenendo e promuovendo varie progetti: Adozione Scolastica, che permette a bambini che vivono in estrema povertà di avere in Italia o in altra parte di Europa o del mondo, un padrino che lo sostiene con il materiale scolastico; Educazione Ambientale all’interno di scuole; aiuto a bambini e persone disabili che vivono in estrema povertà; riforestazione; “Adozione Scolastica e Solare” realizzata insieme all’organizzazione CETRI-TIRES; progetto “TRI Led Lantern”, nato per abbattere le grandi differenze energetiche , esistenti qui nel “Polmone del Mondo”, dando una risposta eco sostenibile. Ideato insieme al CETRI-TIRES,e consistente in una Lampada a led con ricarica solare; salvaguardia delle tradizioni e della cultura indigena di varie tribù Amazzoniche (ultimamente stanno fondando la prima scuola Bilingue Yaguas all’interno della Tribù Yaguas del fiume Momon e stanno iniziando un progetto con la tribù Matses).
Una chiacchierata con Marco Antonio Molino
Qual è la mission di Nuestro Horizonte Verde?
“Contribuire attivamente con progetti mirati a salvare il “Polmone del Mondo”.
So che le hanno intitolato una scuola, me ne parla?
“A Calipso arrivai grazie a una nonnina a cui dovevo consegnare per il secondo anno il materiale scolastico del nostro progetto “Adozione Scolastica”. Ma all’indirizzo che avevo non la trovai, mi dissero che si era trasferita. Ma, quasi per miracolo, camminando lungo la strada principale della città mi sentii toccare e chiamare a voce bassa. Era lei, la nonnina Lilia che mi diceva che da mesi viveva a Calipso, in una località che si trova a quasi 20 Km dal centro di Iquitos. Andai di persona a fare la donazione a Calipso e trovai sopra una vecchia cava di sabbia moltissime casette prefabbricate piccole e malmesse. In quella zona erano state sistemate più di 400 famiglie che vivevano nelle zone periferiche e inondabili di Iquitos dove per 6 mesi l’anno è facile avere inondazioni. A volte l’acqua arriva fino ai tetti delle case”.
E poi cosa successe?
“Fui contattato dal dirigente e vedendo lo stato di abbandono, di degrado e di povertà estrema decisi di ampliare pure a Calipso il nostro progetto di “Adozione Scolastica”. Prima non c’era neanche la scuola io iniziai a incoraggiare e supportare le persone del luogo e i dirigenti perché ultimassero le documentazione necessarie per poter aprire la piccola scuola prefabbricata formata da 4 aule. E ci siamo riusciti. Furono nominate le due direttrici: una per la scuola iniziale (come il nostro asilo) e una scuola primaria che qui dura 6 anni e non 5 come in Italia. E così un giorno venni a sapere che alla scuola sarebbe stato dato il mio nome e di Anna Maria Vassallo, una signora italiana che ha sostenuto vari bambini di Calipso”.
Come viene finanziato questo progetto?
“Con il contributo di 35 euro si può donare un anno di scuola ad un bambino che vive in estrema povertà in Amazzonia”.
Cosa avete realizzato fino ad oggi e cosa intendete realizzare?
“Più di 250 adozioni scolastiche di bambini/e già ad Iquitos e Foresta limitrofa; varie conferenze ambientali all’interno di scuole di vario ordine e grado; abbiamo aiutato vari bambini e giovani diversamente abili; abbiamo piantato vari alberi in zone deforestate. E presto apriremo la prima scuola Bilingue nella tribù nativa Yaguas che si trova vicino alla città di Iquitos”.
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