Pesca sostenibile, il progetto Eu-Fin presentato alle scuole


pesca sostenibile

La pesca sostenibile è stata la protagonista del progetto Eu-Fin, European Union Fishing Network, presentato agli  studenti dell’Istituto superiore “Rizza” e del Nautico. Il programmaha lo scopo di spingere ad uno sfruttamento sostenibile della risorsa mare.

I nostri ragazzi hanno voglia di lavorare e di realizzarsi, e sono pronti a farlo dove si presentano le opportunità. Alle istituzioni e alle aziende il compito di creare le condizioni”.Una rappresentanza delle delegazioni dei 10 paesi che martedì avevano firmato il protocollo d’intesa di collaborazione internazionale, guidata dall’assessore alle Attività produttive, Teresa Gasbarro, ha tenuto degli incontri con gli studenti delle due scuole per parlare delle prospettive economiche legate al mare, sia in chiave locale che di mercato allargato a tutta l’Europa.

Pesca sostenibile, possibilità lavorative

 

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il logo pesca sostenibile

Altro tema toccato, che ha attirato l’attenzione degli studenti, è stato quello degli sbocchi occupazionali. In particolare è stata evidenziata l’importanza di fare esperienze all’estero, non solo per il perfezionamento delle lingue più diffuse nel mondo del lavoro, ma anche per acquisire competenze. La strade indicate agli studenti sono state quelle dei progetti di istruzione sul modello di Erasmus, ormai estesi anche agli studenti delle superiori, e degli stage in azienda.

“Sono state giornate intense e proficue – commenta l’assessore Gasbarro – sotto diversi  punti di vista, non ultimo la promozione di Siracusa. Il mare, attraverso i programmi europei di salvaguardia e le relazioni con gli La strade indicate agli studenti sono state quelle dei progetti di istruzione sul modello di Erasmus, ormai estesi anche agli studenti delle superiori, e degli stage in azienda.altri paesi del Mediterraneo, può tornare ad essere una risorsa importante per la nostra economia in chiave moderna. Inaspettati, infine, sono stati gli esiti degli incontri con gli studenti. I nostri ragazzi hanno voglia di lavorare e di realizzarsi, e sono pronti a farlo dove si presentano le opportunità. Alle istituzioni e alle aziende il compito di creare le condizioni”.

 

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