Cercare di salvare la razza bovina modicana dall’estinzione. Questa è la sfida che si propone Embryo transfer, il progetto che, attraverso una complessa e affinata tecnica, mira ad aumentare la riproduzione della vacca modicana, razza tipica del ragusano, di cui sono rimasti pochi esemplari. Il primo obiettivo del progetto, voluto dall’università di Messina, dai medici veterinari di Corfilcarni, dal gruppo Agrivet e dall’assessorato regionale all’Agricoltura, è ottenere un notevole numero di embrioni in un soggetto come la vacca modicana che storicamente riesce a produrre un solo vitellino l’anno. Questi embrioni successivamente verranno impiantati negli uteri di altre femmine in calore che dovrebbero portare a termine la gravidanza. Nel caso in cui non ci siano abbastanza animali da fecondare gli embrioni verranno congelati per essere utilizzati più avanti nel tempo. Embryo transfer, che ha come ambizioso obiettivo la fecondazione di cento embrioni entro l’anno, è già stato testato sul primo esemplare, la vacca Teresa nell’azienda Licitra a Marina di Ragusa. Sono state super stimolate le ovaie dell’animale con un procedimento assolutamente naturale.
Embryo transfer, una tecnica in via di miglioramento
La tecnica Embryo transfer, dopo tanti tentativi, è stata raffinata, consentendo una sostanziale diminuzione dei costi e un incremento delle percentuali di gravidanze ottenibili. I dati attuali si attestano sul 75% per gli embrioni impiantati immediatamente e intorno al 55% per quelli congelati. La tecnica si basa su una procedura complessa e altamente specializzata con un test al microscopio, pensata per valorizzare una razza autoctona che rappresenta la storia della zootecnia ragusana. Una razza che dagli anni settanta ad oggi ha conosciuto un lento declino, passando da 25.000 esemplari a 1000. Dati allarmanti che indicano un alto rischio di estinzione e svelano una riduzione drastica causata dalle leggi dell’evoluzione tecnologica e dalle caratteristiche dell’animale, considerato poco produttivo. La scarsa resa sia in latte (3.000 litri) sia al macello (inferiore al 55%), insieme all’aumentare delle aziende che hanno smesso di trasformare il latte in formaggio, hanno decretato la diminuzione massiccia della vacca tipica del territorio ragusano. Al punto da inserire questa razza nel registro anagrafico, istituito nel 1985 al fine di salvaguardare le razze bovine a rischio in Italia, delle popolazioni bovine autoctone e gruppi etnici a limitata diffusione. Un rischio che oggi grazie a embryo transfer non dovrebbe più riguardare la razza modicana.
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