È la Genova che oggi avrebbe cantato Fabrizio De Andrè, se fosse ancora vivo, quella fotografata dall’artista taorminese Lidia Bolognari.
La Genova della “cattiva strada” e di “Via del Campo”, di “anime salve” alla conquista di un’identità nella città di Cristoforo Colombo. S’intitola “Ap (pesi) Pensieri” la mostra fotografica di Lidia Bolognari, che dall’1 al 28 dicembre sarà ospitata presso la sala Colonna del Palazzo Duchi Santo Stefano. La mostra è inserita nell’ambito della rassegna “Omaggio a Taormina”.
Non sono più le donne perdute di Faber ad abitare i carruggi dell’Angiporto genovese, ma i nuovi immigrati, africani e sudamericani, che in un miscuglio di colori e umori diventano i soggetti degli scatti della Bolognari. La reporter non si limita ad immortalarne i volti, ma si sofferma soprattutto sulla quotidianità familiare, nel ruolo di genitori e figli, per affermare una naturale e aspirata integrazione razziale.
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