Un evento straordinario per la città di Catania quello che si terrà da sabato 2 febbraio in occasione dell’inaugurazione della mostra delle opere – collezione privata della famiglia di Aligi Sassu che per la prima volta in assoluto approdano a Catania nell’ambito delle iniziative organizzate per celebrare il centenario dalla nascita del grande pittore del ‘900, cui è stato addirittura dedicato un francobollo nel luglio scorso. Oltre venticinque le opere che saranno esposte all’interno della galleria CATANIA ART GALLERY – location altrettanto unica, inaugurata poco più di un mese fa dalla madrina Beatrice Buscaroli, incastonata all’interno di un importante palazzo liberty nel cuore della città in via Galatioto 21- che ospita lo straordinario evento.
Capolavori che ricostruiscono il percorso artistico di uno dei più significativi esponenti della pittura italiana del Novecento. Curatrice della mostra, la scrittrice Giovanna Giordano: “Ho sempre visto l’arte – afferma la Giordano – come una grande avventura dello spirito e degli occhi. Aligi Sassu, che ho frequentato a casa sua per diversi giorni proprio per un lavoro di ricerca legato ai suoi disegni, era un visionario anche nei colori, probabilmente perché da bambino si era nutrito dei colori della sua Sardegna (di cui era originario il padre), una tavolozza di rosa e di rossi presenti nella sua pittura che non hanno eguali”.
Le opere che verranno esposte alla CATANIA ART GALLERY fanno parte della collezione particolare della moglie del maestro. Durante i suoi ottantotto anni di vita, Aligi Sassu (1912-2000) ha saputo donare all’arte notevoli variazioni di stile, temi, forme e colori, dal fervore giovanile di impronta futurista alla ritrovata spiritualità delle ultime opere. Sassu, infatti, è stato un vero attraversatore di poetiche e di stili, che si sono fatti pensiero del suo pensiero, emozione della sua emozione, in solido con la sua concezione missionaria della vita e della cultura, che lo hanno visto coinvolto in molte battaglie per la civiltà e la dignità dell’uomo, perché in lui non si scompone mai l’etica dall’estetica e tutto si tiene in un unicum complesso, composto da tante cose, materiali e immateriali che via via, si esprimono come linguaggio immaginario della sua pittura, della sua incorrotta e inesausta lotta per il trionfo della luce, come suprema manifestazione del suo spirito inquieto che pone in cima ad ogni suo pensiero la volontà di dare visibilità ad ogni invisibilità.
La mostra resterà aperta dal 2 febbraio al 2 marzo 2013 dal lunedi al venerdi dalle ore 16,30 alle ore 20.00. Sabato e domenica dalle ore 10.30 alle ore 13.00 e dalle ore 16.30 alle 20.00.
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