Ha preso il via il Quinto Simposio Internazionale di Scultura Oro Nero dell’Etna, con il primo colpo di martello e scalpello che è stato dato simbolicamente dal sindaco, Carlo Caputo, insieme al direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Virgilio Piccari. Immediatamente
dopo, nel parcheggio dello Stadio comunale San Gaetano, che fa da location alla manifestazione, i cinque scultori coinvolti nel Simposio hanno iniziato la realizzazione delle loro opere, che proseguirà fino a giovedi 29 Giugno. Al termine, saranno consegnate cinque nuove sculture destinate ad arricchire ulteriormente il museo a cielo aperto “Belpasso, Città delle 100 Sculture”, il cui percorso è già visitabile nelle vie principali e negli spazi pubblici del centro urbano. Nel corso di questo quinto Simposio, nei prossimi dieci giorni sarà quindi possibile vedere all’opera il maestro siriano Elias Naman e quattro studenti provenienti dalle Accademie di Belle Arti di varie città d’Italia: Roberto Caccamo (Catania), Matteo Zeni (Carrara), Davide Vanzo (Carrara) e Valentina Aceto (Torino). ll progetto è realizzato dall’Amministrazione comunale di Belpasso dietro il coordinamento del vice sindaco e assessore al Turismo, Tony di Mauro, e si avvale di una importante partnership con l’Accademia delle Belle Arti di Catania; curatrice è la prof.ssa Ornella Fazzina, mentre la direzione artistica è affidata ai docenti Antonio Portale e Silvio Marchese.
«Ancora una volta – ha sottolineato il sindaco, Carlo Caputo – bravi scultori provenienti dall’Italia e dal mondo danno spettacolo della loro
arte nei giorni del Simposio e ci consegnano opere che daranno valore e prestigio alla nostra città in maniera perenne. Mi piace ricordare che il progetto incide poco sulle casse comunali e si basa sul contributo finanziario di sponsor privati che hanno creduto nell’iniziativa e la sostengono con l’acquisto delle sculture. Non si tratta di costi enormi rispetto al beneficio che la città ne riceve, ma quando entrano in campo gli imprenditori, vuol dire che i risultati sono molto importanti e questo per la nostra Amministrazione vuol dire che “Belpasso, Città delle 100 Sculture” è un brand in cui continuare a credere per un rilancio d’immagine in senso turistico. Inoltre, ci tengo a dirlo, il messaggio che scaturisce dal Simposio e dall’intero progetto è basato sulla bellezza. La bellezza è l’unica cosa che può salvarci e migliorare i nostri territori. La Sicilia, soprattutto, deve vivere di bellezza. Circondarci di bellezza significa anche fare educazione civica, perché il cittadino abituato a guardare bellezza intorno a sé, a guardare una scultura, difficilmente andrà a gettare spazzatura in giro nelle strade o sarà portato a compiere gesti di inciviltà. La bellezza è fondamento di civiltà e il cittadino educato alla bellezza comprende l’importanza del bene comune, quello che è giusto fare per migliorare la qualità della propria vita. In questo continuiamo a scommettere».
Scrivi un Commento