Appunti di vista, la mostra che coniuga arte, architettura e cibo


appunti di vista
Foto di Orazio Pellegrino

Voler ridisegnare l’idea dello studio di architettura, visto non più come luogo dedicato esclusivamente alla professione ma anche come luogo di incontro in cui dar vita a sinergie e scambi culturali attraverso diverse forme d’espressione; è questo Appunti di vista, la mostra inaugurata il 16 dicembre scorso nei locali di Ivistudio, lo studio di architettura e interni nel cuore del centro cittadino di Catania. Andrea Guardo e Luca Tringali, gli ideatori e curatori della mostra, nonché parte dell’anima dello studio, hanno realizzato un itinerario narrativo per immagini

Foto di Orazio Pellegrino
Foto di Orazio Pellegrino

fotografiche, in cui le linee architettoniche degli edifici immortalati, molti dei quali storici, vengono esaltate e valorizzate da tratti di pennello tracciati direttamente sulla stampa dell’immagine, raccontando il territorio in maniera originale e inusuale. E proprio per dar vita a un evento culturale a 360°, che fosse quindi in linea con l’obiettivo della mostra, nella trama si è inserito un altro racconto, quello offerto dall’ottimo connubio di cibo e vino creato dalla chef Fanny Consoli. Le pietanze, insaporite dal gusto delicato e leggero dell’olio dell’Oleificio Russo di Belpasso (Ct), in perfetta armonia con le note fresche e fruttate di uno dei rossi DOC dell’azienda vitivinicola Calcagno, hanno parlato di Sicilia e delle sue tradizioni tramandate nel tempo.

Lo studio di architettura come spazio espositivo, comunque, non è nuovo a questo tipo di esperienza. I suoi locali infatti, ospitano già dal 4 febbraio scorso, Tuttiminnitutti,  un’installazione che reinventa uno spazio secondario e di semplice transizione, nello specifico un corridoio e che diventa spazio performativo per ospitare il prototipo di una ricerca su un nuovo concetto di decoro, sviluppata dallo studio, in collaborazione con il maestro scenografo catanese Vito Giuffrida. Protagonista di questo progetto è la cassatella di sant’Agata, il dolce della tradizione catanese che riproduce le mammelle della Santa e quindi il martirio subito. Attraverso una texture di minnuzze in gesso dallo straordinario realismo, disposte su pareti e soffitto del corridoio in tinta marzapane, la cassatella di sant’Agata diventa quindi un originale decoro votivo. I riferimenti di questa ricerca, una sorta di evoluzione del concetto di carta da parati in chiave tridimensionale, attingono al mondo della Pop art come al Sampuru,  il nome comunemente assegnato a riproduzioni perfette di pietanze, esposte con grande impatto nelle vetrine dei ristoranti giapponesi.

La mostra Appunti di vista, preludio di una serie di mostre che saranno allestite periodicamente nel corso dell’anno, sarà fruibile ogni venerdì dalle 18:00 (previo appuntamento), fino al 4 febbraio 2017.

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