Fra un poltronismo e un cookingshow, senza babbiare, fammi sfanalare e beccati un tiki-taca con sciarpata, assaporando marshmallow e macaron.
Sarà una supercazzola? Vi sarete chiesti leggendo. Ebbene no, solo un concentrato di alcuni dei nuovi lemmi che verranno attestati dallo Zingarelli 2016. E, comunque, anche la supercazzola sarà fra questi.
Dalla politica, alla tv, dal calcio alla cucina, ce n’è per tutti i gusti. Nel 2016, infatti, la famiglia della lingua italiana accoglierà ben 500 neologismi, che entreranno, di diritto e a tutti gli effetti, a far parte del linguaggio d’uso. Perché si sa, contro ogni purismo ideologico, che ci piaccia o no, il lessico altro non è che flusso in divenire.
Così babbiare è “il prendere in giro”, il poltronismo “l’atteggiamento di chi farebbe qualsiasi cosa per conservare il suo incarico”, il Tiki-Taca o ticchete tocchete “un insistito possesso palla nel gioco del calcio basato su una serie di passaggi ripetuti”, lo sfanalare “l’usare ripetutamente gli abbaglianti dell’automobile per segnalare”.
E la supercazzola? Beh, neanche a dirlo, ve la ricorderete no, quella dose di parole incomprensibili, che il grandissimo Ugo Tognazzi -il conte Mascetti di Amici miei, per intenderci- sparava a raffica contro l’interlocutore “come se fosse antani con scappellamento a destra”. Ma sì, dai, la sublime arte del paraculo, che sa il fatto suo e, con tono sfottò, accosta alla rinfusa parole inesistenti come fossero lemmi forbiti e altisonanti, sol per il gusto di babbiare, appunto. Insomma, quella “Parola o frase senza senso –recita lo Zingarelli- pronunciata con serietà per sbalordire e confondere l’interlocutore”.
Zingarelli 2016, ecco i neologismi
Ma coi neologismi non finisce qui. Dal mondo del calcio arrivano anche: bordocampista, capocurva. Dalla politica: pentastellato, grillino, complottista, recessionista, thatcherismo. Dall’attualità: copia-incolla, cogenitore, madre surrogata, adultità, trojan, telepedaggio, fotodepilazione, aspiratutto. Fra quelli a più alta occorrenza, tra sacro e profano troviamo: misericordina “scatola simile a una confezione di medicinali, in quanto ‘rimedio per l’anima’, contenente il rosario, distribuita dalla chiesa cattolica su iniziativa di Papa Francesco” e jihadista “seguace della jihad”. Infine non potevano mancare gli inglesismi che sempre fanno figo: startupper, smart, shutdown, videolottery.
E se il lessico, va da sé, è produzione diretta del parlato, è chiaro che possa essere considerato uno specchio attendibile della società. Come a dire “Dimmi come parli e ti dirò chi sei”. Così rileggendoli ‘sti lemmi si potrebbe pensare ad una morale? Certo che no, è stato solo un elencare, ma chi vuol intendere intenda, tanto anche paraculaggine oramai è lemma.
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