Dialoghi a bocca piena sotto u liotru: si parte con il giornalismo


A Catania, convivio fra cibo, informazione e confronto con Dialoghi a bocca piena sottu u liotru, cena culturale che di volta in volta affronterà temi differenti e di interesse comune, su esempio del format collaudato a Treviso; i commensali non sono persone che fra loro devono già conoscersi, ma che sono lì per la passione o curiosità dell’argomento trattato, che può essere volano di nuove conoscenze.

La prima serata è stata dedicata a L’informazione oggi tra carta stampata e web  i cui  moderatori sono stati Concetto Mannisi, giornalista de La Sicilia e segretario dell’Ordine dei giornalisti di  Sicilia e Claudia Campese, direttore della testata online CTzen. Fra i presenti anche Daniele Lo Porto segretario provinciale Assostampa che con la sua esperienza trentennale ha dato il proprio contributo coinvolgendo ed affascinando i giovani presenti, che erano lì per vivere l’atmosfera di scambio culturale come nei salotti dell’800-900 senza isolarsi con  il pc o cellulare, mezzi che è emerso utilizzano per informarsi e lavorare.

 

Argomento base è stato “Meglio il giornale cartaceo o web?”

Vero è che il cartaceo riesce già solo con l’odore e inchiostro trasmette riconoscibilità, ma come mezzo e tempistica è totalmente differente dalle testate online, in quanto su quest’ultime la notizia corre veloce sul web, sui social e i vari mezzi di comunicazione. Quando giunge sul cartaceo è già vecchia, seppur spesso più completa e approfondita al suo interno.

E’ stato espresso già da tempo, da uno dei massimi esponenti del settore New Media, Luca De Biase, caporedattore di Nova un inserto del Sole24Ore che “Da quindici anni bisogna digerire il mezzo di internet. Quello che possiamo fare è osservare il pubblico: è on line, è attento, attivo ed ha delle esigenze. Quello che avveniva nel cartaceo, nell’epoca geologica precedente a giurassico, era una filiera produttiva governata dall’editore che riusciva a tenere insieme la tecnologia e il copyright. Un metodo talmente ben governato che occorreva pagare il biglietto per entrare nelle notizie”.

E’ paradossale ma oggi chi ha la vera esigenza di comprendere il web con i suoi meccanismi e tempi, non sono i lettori, ma gli editori, spesso impreparati nell’affrontare il cambiamento veloce dato dai nuovi mezzi di comunicazione.

In ogni caso, ciò che è emerso in questo prima cena di scambio culturale tematico, è che il bravo giornalista deve fare buona informazione, a prescindere dal mezzo con cui la comunica.

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