Domenico Trischitta torna in libreria con un nuovo romanzo Glam city, edito da Avagliano. Al centro della storia c’è Gerry Garozzo che sogna di entrare nel mondo dello spettacolo, di fare il trasformista.
“Gente semplice, la famiglia di Gerry: il padre faceva il carpentiere, la madre gestiva un piccolo negozio di bottoni in via Ventimiglia, a ridosso del ghetto dei puppi catanesi. C’erano tutti, da Agata ’a parrina
a Lola Falana, da Alida Valli a Scimmia. E tutte erano clienti della signora Santina, ma Gerry, dovevano
lasciarlo in pace. Perché Gerry non era come loro”.
Ancora una volta un romanzo di formazione.
“Sì. È la storia di Gerry Garozzo che per il suo diciottesimo compleanno, vola a Londra dove incontrerà l’astro nascente del glam rock, Marc Bolan. Nella torrida Catania, la sua glam city, insieme ad altri variopinti amici tenterà una rivoluzione di costume fatta di travestitismo e trasgressione. Ma Catania non è Londra e lui non è Bolan”.
Questo romanzo si può considerare affine al suo primo libro Una raggiante Catania?
“Diciamo che questo è speculare. Nel primo raccontavo la storia di un ragazzo all’interno di una periferia. In questo secondo libro a fare da scenario alla vita e alla formazione del protagonista ci sono due città: Catania da una parte e Londra dall’altra. Gerry come tutti i ragazzi della sua età ha un desiderio preponderante: affermarsi, lasciare un segno. I suoi sogni si infrangeranno contro la durezza della realtà”.
Capitolo dopo capitolo sono tante le citazioni musicali. Perché?
“I continui riferimenti musicali sono per me importanti, direi indispensabili”.
Il libro è scandito in capitoli all’interno dei quali ci sono diversi paragrafi. Come mai sceglie questo tipo di struttura?
“Gerry Garozzo racconta la sua vita in prima persona. Lo scrittore interviene quasi a voler dare un ordine al plot narrativo. Il romanzo è, quindi, suddiviso in capitoli, i capitoli in paragrafi e tutto diventa così molto cinematografico”.
Si dice che ogni scrittore metta qualcosa di biografico in quello che scrive. Lei cosa ha messo di suo in questo romanzo?
“Descrivo personaggi realmente esistiti a Catania ma ovviamente le loro storie sono arricchite di fantasia”.
Che città era la Catania degli anni Settanta, periodo nel quale ambienta la sua storia?
“Era una città che sognava di essere Glam”.
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