È uscito nelle librerie il 28 aprile l’ultimo romanzo di Emanuele Ponturo, “L’uomo isola”, dedicato a chi fugge. In parte ambientato in una piccola isola siciliana, il nuovo libro del penalista romano ci mostra i due volti della Sicilia, terra in cui fuggire per concedersi una tregua, un soggiorno, una vacanza; o per sperare di scampare alla morte e alla miseria. La protagonista si troverà a contatto con una realtà inattesa, quasi duale, che vede contrapposte la leggerezza dei turisti al grido di speranza e disperazione dei migranti.
Un romanzo sull’amore che ci può salvare o distruggere. O essere strumento di cambiamento di sé. La storia ruota attorno a un amore virtuale, nato per gioco in una notte d’inverno. Cresciuto fino a diventare una travolgente passione.
La trama
Lei, Martina, insegnante precaria di Roma. Incontra Lorenzo, uomo solitario, gestore di un camping su una piccola isola siciliana. Arrivata l’estate, Martina decide di recarsi in incognito sull’isola di Lorenzo, confondendosi tra i turisti. Intenzionata a scoprire il segreto che Lorenzo porta con sé, si imbatterà nel fantasma di Eleonora, un’adolescente che si muove nei ricordi dell’uomo. Martina inizia così un percorso oscuro simile alle profondità marine che cingono l’isola e il campeggio. Si accorge che quell’isola nasconde anche un lato ruvido, ostile, che è segnata dalla disperazione e dalla morte dei migranti. La vacanza di Martina assumerà contorni sempre più inquietanti e alla fine la donna si ritroverà davanti a un bivio. Riuscirà a ribaltare il ruolo di preda che Lorenzo ha deciso per lei? Fin dove è possibile spingersi per amore?
Chi è Emanuele Ponturo
Emanuele Ponturo (1970) è avvocato penalista, vive e lavora a Roma. Nei suoi libri esplora, al di là di ogni guidizio morale, il laro oscuro di chi commette azioni irreparabili. Suoi racconti sono apparsi su diverse antologie. Ha pubblicato L’odio. Una storia d’amore (2011).
Articolo scritto da Sofia Panarello
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