Farm cultural park è qualcosa che non ti aspetti in un luogo antico, fino a poco più di 5 anni fa destinato ad essere demolito o, nella migliore delle ipotesi, lasciato a incuria e abbandono. Siete mai stati in una kasba? Al Farm cultural park ritroverete la stessa atmosfera. Sette piccole corti sono state collegate tra loro diventando luogo di arte, cultura, meta turistica. “Lo scorso anno da maggio a ottobre abbiamo registrato oltre 25.000 presenze turistiche” sottolinea Andrea Bartoli, il notaio che ha avuto l’idea e l’ardire di trasformare un agglomerato di case vecchie e pericolanti in uno straordinario quartiere di arte contemporanea. Il Blog britannico Purple Travel ha collocato Favara e Farm Cultural Park al sesto posto al mondo come meta turistica per gli amanti dell’arte contemporanea preceduta da Firenze, Parigi, Bilbao, le isole della Grecia e New York. Basti pensare che ospita, in mostra permanente, alcune opere di Terry Richardson, il più eccentrico e controverso fotografo di moda del mondo. E, potremmo aggiungere, il più provocatorio: parte della
mostra è vietata ai minori di 18 anni. Tanto per rendere l’idea: le mostre permanenti di Richardson sono ospitate a New York e Shangai. Un “colpaccio” per l’intraprendente notaio siciliano e il suo Farm cultural park.
Opere che cambiano ogni tre – quattro mesi, artisti ospitati in residenza, locali, ristoranti, cibi africani, mediterranei, musica a ogni ora del giorno e della notte. “Spiegare cos’è Farm cultural park non è semplice – ammette Bartoli – ogni spiegazione rischia di esser riduttiva”. Dal canto nostro possiamo provare a spiegarvi le nostre sensazioni. Passi dal passato al futuro nell’arco di pochi metri. Dalla storia dei palazzi antichi di Favara, in provincia di Agrigento, ti immetti piano piano tra le opere e i colori che l’arte contemporanea sa regalarti.
Se doveste sentire il bisogno di fare un “bisognino” sappi che dovrai farlo davanti a un grande schermo dove scorrono le immagini di Steve Jobs che incita gli studenti americani a coltivare curiosità e passione. Se poi doveste sentire il bisogno di alleviare il caldo, nel giardino che circonda la suite troverete docce e una piccola piscina rossa dove campeggia, sul fondo ma ben visibile, la scritta SUCA. Che ci volete fare? Sono licenze artistiche. E se poi avete soldi da spendere potete prenotare la suite dove ad accogliervi ci sarà un monumentale cavallo nero e un peluche alto circa 3 metri. Basterà insinuarsi lungo le scale per riposare le vostre membra su doppio letto matrimoniale (si, doppio. Suvvia, date sfogo alla vostra creatività).
Passi da un luogo all’altro e dopo meno di 24 ore ti sembra di essere nato li: le figlie del notaio scorrazzano lungo le viuzze antiche impreziosite di opere d’ arte, la signora Maria (80 anni suonati) ti sorride raccontando di quanto sia cambiato il suo quartiere . Sta seduta , completamente vestita di nero, su coloratissime sedie colorate, frutto di lavoro di designer e artisti, assieme ad attempate signore favaresi. È l’ immagine emblematica di questo straordinario connubio tra passato e presente. “Sono tra le poche rimaste in questo quartiere – racconta – come mi sembra? Bellissimo”.
Tutto questo è Farm cultural park. E per darvi un’idea più esaustiva vi proponiamo il video realizzato da Letizia Carrara per Sicilia & Donna.
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