Pare bastino 27 minuti, in media, in Italia, per sciogliere un matrimonio. Non è casuale che Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione Matrimonialisti Italiani, avesse originariamente pensato a questo titolo per il suo libro, poi però intitolato “I perplessi sposi”. Lo ha presentato nei giorni scorsi a Messina.
Gassani passa in rassegna le molteplici cause di separazione o divorzio, spiegando come “l’attività frenetica dei tribunali italiani sia in grado di annientare non solo le unioni tra i coniugi ma anche la dignità di uomini e donne che vedono svanire in pochi attimi, senza alcuna partecipazione umana, i sogni di una vita”.
“Il tentativo di conciliazione – ha spiegato Gassani – si consuma in pochi minuti, e così matrimoni che durano anche vent’anni vengono liquidati in pochissimi attimi, annientati da una sorta di catena di smontaggio meccanica in grado di sfoltire pratiche senza curarsi dello stato emotivo di chi sta di fronte. Ed in questo marasma confuso si arriva dopo i colloqui, spesso privi di professionalità, che i separandi svolgono davanti ai propri avvocati”.
Secondo quanto ha spiegato Gassani: “L’avvocato matrimonialista è un professionista con cui il cittadino ha un rapporto fiduciario, per questo un legale deve decidere sempre la strategia migliore da un punto di vista etico e professionale, e deve mantenere l’autonomia implicita nella propria professione, non sottovalutando mai la mediazione familiare necessaria ed indispensabile in ogni procedimento di separazione o divorzio. Il mio libro – ha affermato il presidente dell’Ami – vuole essere un input verso una riforma del diritto di famiglia, verso un nuovo modo di fare l’avvocato, nella consapevolezza che dall’opera morale ed attenta degli avvocati derivano conseguenze importantissime nelle vite di numerose persone. Mi auguro che questo messaggio di rinnovamento e di crescita morale, sociale e professionale contenuto nel libro si faccia largo, infondendo fiducia e speranza nella nostra società.“
Presente all’incontro anche il noto sociologo e presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, Antonio Marziale, che ha spiegato come “I perplessi sposi” sia un libro incentrato non solo sul minore per tutelarlo dai contraccolpi conseguenti ad una separazione o ad un divorzio dei genitori, ma un testo che contempla le varie categorie di persone che subiscono gli effetti di tali provvedimenti giudiziali ( padri, madri, figli, fratelli, sorelle, nonni, ecc..), evidenziando il coinvolgimento di gente di ogni estrazione sociale (professionisti, operai, disoccupati, stranieri).
“E’ il libro più bello che io abbia letto negli ultimi anni – ha affermato Marziale – uno dei pochi che non vende suggestioni e fumo, ma che abbraccia problematiche varie ed attualissime, analizzando la realtà concreta della nostra società. ”
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