È Halloween mania. Sarà l’effetto globalizzazione? È ormai un dato di fatto: la festa dei defunti è diventata tradizione, se di tradizione si può parlare, in molti Paesi del mondo. Ha origini anglosassoni ma si sviluppa in America nell’800. Soltanto il secolo dopo, nel 900, le celebrazioni di Halloween diventano festa popolare di massa. Gli americani la considerano una festa allegra e gioiosa. Non mancano, quindi, spettacoli di strada, sfilate in maschera, travestimenti, cibo stravagante, canti e filastrocche.
L’ormai celebre frase “dolcetto o scherzetto”, nata nel 900, è stata presa in prestito anche dall’Unicef per una campagna degli anni Cinquanta chiamata “Dolcetto o scherzetto per l’Unicef”. Questa iniziativa coinvolse migliaia di bambini americani in una raccolta caritatevole di fondi. Oggi, inutile negarlo, la notte del 31 Ottobre viene considerata una festa fantasy: un irriverente carnevale macabro.
Halloween nei vari Paesi
Nonostante possa essere considerata a tutti gli effetti una festa globalizzata ogni paese ha sviluppato un proprio modo di onorare questa festa in bilico tra religione e superstizione.
Ma cosa succede nei vari Paesi del mondo?
Iniziamo dagli Stati Uniti dove gli americani espongono le zucche svuotate e intagliate, durante la notte della festa dei morti, a guardia delle case sui davanzali delle finestre. All’interno sistemano una candela accesa. La sera i bambini si travestono da mostri per passare di casa in casa pronunciando la temibile minaccia ”Trick or treat”.
In Messico lo chiamano “El dia de los Muertos”. I festeggiamenti iniziano il 31 ottobre e durano tre giorni. I messicani organizzano picnic nei pressi delle tombe di famiglia, ridipinti per l’occasione e decorate con foto e cibi preferiti del defunto.
L’Irlanda è considerata la patria di Halloween. Come negli Usa, anche qui gli irlandesi festeggiano seguendo la tradizione delle visite porta a porta per fare ‘dolcetto o scherzetto’ e quella delle grandi feste in costume. Tradizionali dell’isola sono i giochi a tema dedicati appositamente a questa festa. Uno dei più popolari è quello della ‘Snap-apple’. Questo gioco prevede che una una mela avvelenata venga appesa al soffitto o all’uscio e ogni ospite deve morderla senza farla cadere.
La Cina festeggia la ‘Tieng Chihe’, una particolare festa durante la quale i credenti sistemano cibo, acqua e candele davanti alle foto dei propri cari. Lo fanno per una ragione: vogliono accompagnare il loro ritorno sulla terra. Nei tempi buddisti, inoltre, i cinesi creano delle barchette in carta, le ‘boats of law’, lasciate poi galleggiare su degli specchi d’acqua. Queste barchette aiutano le pretas, le anime rimaste intrappolate sulla terra, ad abbandonare la vita terrena per raggiungere il paradiso.
Cosa succede in Italia?
Da diversi anni anche l’Italia ha accolto questa occasione di divertimento che dà libero sfogo alle più macabre e divertenti fantasie. Halloween, da nord a sud, si festeggia seguendo i riti americani. Ci sono, però, alcune città che hanno introdotto alcune novità. I genovesi, ad esempio, illuminano le strade con lanterne. A Napoli si scende in strada a fare scherzi di ogni genere e si visitano i luoghi stregati della città. Nel capoluogo lombardo i milanesi organizzano feste sontuose. Se ci spostiamo idealmente a Roma vedremo che fantasmi e zombie invadono i parchi divertimento.
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