La sua caratteristica? Ti accompagna per mano, con indiscussa dolcezza, lungo tutto un sogno al quale ti abbandoni con fiducia. Poi, quando credi di scorgere alla fine della strada il tanto atteso approdo, c’è un repentino cambio di marcia, una brusca sterzata, una nuova direzione che non ti aspettavi e che ti spiazza. Non è cattiveria né voglia di prenderti in giro. È semplicemente la vita che molto spesso va così. E lei si limita a descriverla e lo fa bene, con fare da scrittrice già dalle buone potenzialità.
Laura Rapicavoli deve ancora lavorare tanto sulla sua prosa, ma crediamo che lo stia già facendo. E scriviamo così non per smontarla, anzi: per incoraggiarla a non lasciare la tastiera del computer, se al computer scrive. Ma, romantica com’è, c’è da giurarci che scriva ancora con la penna e la carta.
Romantica? Sì, lo si capisce anche dalla sua timidezza, venuta fuori alla serata catanese di presentazione dei suoi “Racconti di parallela quotidianità. Storie dall’equidistante mondo dei sentimenti” (Edizioni Akkuaria, 97 pagine, euro 10,00), venerdì scorso alla libreria Vicolo Stretto di vico Santa Filomena. Che le piaccia l’arte tout court lo si capisce non solo dalla sua attività principale e primo amore, la recitazione, ma anche dal coinvolgimento di altri artisti ad una presentazione dove magari ti aspetti il solito critico letterario e l’attorone con voce da radio che interpreta i racconti. No! Per lei c’era intanto molta manifestazione d’affetto, vista la partecipazione nonostante la pioggia insistente che veniva giù già dal pomeriggio, e poi i musicisti Francesco Vaccaro (sax) e Andrea Alemanno (basso), con i loro intermezzi jazz; Pasquale Musarra, che ha sottolineato di essere uno psicologo, ma sappiamo che è anche un apprezzato scrittore e poeta; e poi l’eleganza della pittrice Cristiana Cardillo, che da alcuni racconti di Laura ha preso ispirazione per alcune sue tele.
Il libro, con prefazione di Alfio Patti, è già una gemma per molti lettori, non solo siciliani, perché le prose in esso ospitate (Innocenti divagazioni, Illusione in una mattina di sole, Un sogno nel quotidiano, Un taglio netto…) non sono altro che i nostri stessi sogni, i nostri stessi incubi, le nostre stesse illusioni e speranze. Di cosa? Di ambizioni irrealizzate, di amori mai arrivati, di sentimenti non condivisi… Poi, su tutto ti accorgi che aleggia la dura realtà e che, questa sì, è condivisa da tutti, forse da troppi: da miliardi di appartenenti al genere umano.
E allora, sapete una cosa? Nonostante le retromarce, i bruschi cambi di direzione, le svolte a destra o a sinistra senza freccia e senza avvisare, quasi quasi viene voglia di rifugiarsi nuovamente in quei sogni… ops! in quei racconti che Laura Rapicavoli ci ha donato.
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