“Il Corno francese blu” è un’associazione socioculturale nata dal desiderio di promuovere e stimolare l’ambiente artistico ragusano, con particolare riguardo per chi dell’arte è fautore.
Le mostre e gli eventi che organizza si costituiscono pertanto come uno spazio libero in cui gli artisti possano esporre le proprie opere mantenendone a pieno diritti ed eventuali ricavati.
Il direttivo consta di dieci persone, affiancate da diversi autori che vi collaborano.
È dalla vista di una Ragusa troppo poco interessata alla sua arte e talvolta a essa quasi avversa che, nel febbraio 2021, in Federico Androne, allora ventunenne, scoppia l’esigenza di mettersi in gioco per far fronte al problema. Si pensa prima ad una redazione giornalistica, poi la scelta verte sulla creazione di un’associazione.
Sul nome, Androne non ha dubbi: si chiamerà “Il Corno francese blu”.
Come nella serie TV How I Met Your Mother lo strumento è simbolo del primo amore del protagonista, che rimane sempre vivo e imperituro, così lo sarà del primo amore di Androne per l’arte e per la sua terra.
La storia del Corno si legge nelle mostre, negli eventi, nei progetti che nel tempo ha organizzato, tutti da vedere come piccole grandi conquiste di un gruppo di ragazzi che è riuscito, passo dopo passo, a crearsi da solo uno spazio in questo ambiente.
Il Corno francese blu. Le mostre in Sicilia
La prima grande tappa raggiunta dall’associazione è rappresentata dall’organizzazione, il 28 agosto 2021, di una mostra presso la piazza ragusana di Carmine Putie, in occasione della festa di S. Giovanni.
Il progetto prevedeva che l’esposizione di quadri, prose e poesie – accompagnata da musica dal vivo – durasse tre giorni, ma le presenze registrate furono talmente tante da convincere il direttivo a protrarla lungo tutto il mese di settembre.
Da qui la notorietà che porta i ragazzi del Corno a ottenere dagli enti locali ragusani l’organizzazione della serata finale dell’edizione ragusana 2021 de “Le Vie dei tesori”, un ente di valorizzazione del patrimonio materiale, e non, del territorio, nata nel 2006 a Palermo e ad oggi attiva su tutta la Sicilia.
Il Corno registra un altro successo e si guadagna così per intero l’organizzazione dell’edizioni 2022 e 2023. Nell’edizione 2022, in particolare, Riccardo Nobile e Andrea Gulino, entrambi consiglieri e parte del direttivo, ideano “Vicoli d’autore” e a Ragusa Ibla via Belardo si riempie di opere e attori che narrano i classici della novellistica siciliana ai visitatori.
Quest’anno, poi, data l’alta presenza di membri del direttivo che vivono e studiano a Catania, si decide di aprire lì un distaccamento dell’associazione.
La direzione è affidata a Mattia Barbagallo che, assieme all’organizzazione “L’uomo e l’isola”, mette su una mostra di poesia, fotografia e pittura presso il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena, dal 29 settembre al 13 ottobre. Trattasi in realtà di un vero e proprio concorso, le cui opere in gara possono essere votate direttamente dai visitatori, tramite codice QR.
Il Corno francese blu. Le mostre in trasferta
L’amore per Ragusa, e per la Sicilia tutta, che sta alla base del Corno Francese Blu.
Christian Cassarino, consigliere e membro del direttivo, arrivato a Milano nel 2021 come studente fuorisede, non perde tempo. Entra infatti in contatto con l’associazione studentesca Lato B che mette a disposizione degli artisti siciliani il Circolo ARCI della città meneghina per esporvi una collezione.
L’evento si ripete poi in collaborazione con la start up WeGlad, che si occupa di mappare i luoghi non accessibili ai disabili all’interno del territorio milanese.
A Pisa è invece Andrea Gulino a preoccuparsi di riservare un posto all’associazione ragusana all’interno del Pisa Art Week e così che il Corno approda anche al Museo delle Navi Antiche e alla Domus mazziniana, in quest’ultima peraltro riservandosi un vernissage tutto suo.
Il Corno francese blu. La rivalutazione del patrimonio materiale
A maggio 2023 l’associazione vince il bando per l’affidamento del bilancio partecipativo del comune di S. Croce (RG). Federico Androne in estate abita a Casuzze, frazione di S. Croce, e dalla finestra di casa osserva la piazzetta in via Gran Sasso, dove è cresciuto e che tanto sogna di veder rifiorire.
Ripensa ad una passeggiata al parco archeologico di Caucana, a quanto questo sia carente di visitatori, a quanto vorrebbe che anche altri lo vedessero e come lui si innamorassero delle fantasie che le mattonelle lì esposte descrivono.
Androne ha allora un’intuizione e subito la propone al resto del Corno: bisogna dare nuova luce alla piazzetta in via Gran Sasso con un murales pavimentario, la cornice riprenderà le mattonelle di Caucana.
Il direttivo ne è entusiasta. Gulino contatta Luz, che dipingerà le panchine riprendendo lo stile di Joan Mirò, e Iconosaik, che si occuperà del murales traendo spunto da René Magritte, e il 17 agosto i lavori hanno inizio.
Da qui non passa poi tanto tempo prima che i cittadini, venuti a sapere dell’iniziativa, decidano di alleggerire il carico ai ragazzi ora aiutandoli con mano ora arrostendo per loro un po’ di carne.
Prima ancora del termine dei lavori, la piazzetta in via Gran Sasso è già in festa. Ad oggi è in corso la piantumazione del terreno adiacente e il Corno non esclude l’idea di riproporre quanto fatto per le altre piazze di Casuzze.
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