Mercoledì 10 settembre alle ore 18.00, presso il Palazzo della Cultura di Catania, s’inaugura l’ultimo step di IN SERIES_artist’s multiples for a multiple show, una mostra “multipla” di multipli d’artista realizzati da autori nazionali e internazionali. Promosso dall’Accademia di Belle Arti di Catania e patrocinato dal Comune di Catania, il progetto, ideato e curato da Anna Guillot, deve la sua realizzazione alla collaborazione tra artisti e collezionisti privati con l’archivio-laboratorio KoobookArchive, attivo a Catania nel campo dello studio, della produzione e promozione del libro e del multiplo d’artista.
IN SERIES_artist’s multiples for a multiple show prende le mosse dall’idea di far conoscere il “multiplo” come forma d’arte, ma anche come condizione espositiva attraverso cui è possibile realizzare contemporaneamente in sedi diverse il medesimo progetto. Far conoscere il multiplo come forma d’arte
La mostra, infatti – eccetto l’edizione catanese – è stata visitabile simultaneamente in due location: una italiana, a Spoleto, presso Palazzo Mauri sede della Biblioteca comunale “G. Carducci”, e una tedesca, a Berlino, presso lo studio di architettura e design RARE Office – Rethinking Architecture Research Experience. Il Comune di Spoleto, nel primo caso, e il Rare Office, nel secondo, hanno patrocinato il progetto di cui la rivista di settore Arte e critica è media partner.
L’idea del multiplo d’arte parte da lontano con l’aspirazione via via evolutasi nel corso del ‘900, di una sempre maggiore penetrazione dell’arte nella società. Tutt’oggi, seppure diversamente rispetto al passato, come pensiero rispondente ad una “possibile utopia” continua ad animare artisti e designer giovani e meno giovani, conducendoli verso una nuova progettualità artistica, orientata ad incidere sulla cultura e sul sociale. Cosa, questa, che il progetto curatoriale IN SERIES vuole essenzialmente dimostrare. Di fatto, la facoltà di rendere il mondo “serializzabile” muove l’uomo contemporaneo. Superflui dunque citazioni o rimandi, si deve piuttosto gratitudine a Walter Benjamin che l’ha prontamente disquisita negli anni ’30 del secolo scorso. La facoltà di rendere il mondo “serializzabile” muove l’uomo contemporaneo
La mostra presenta 36 opere eterogenee per tipologia e ricerca, per generazione e provenienza geografica degli autori. Gli artisti presenti: Adalberto Abbate, Francesco Arena, Matthew Barney, Mario Consiglio, Tiziana Contino, Roberto D’Agostino, Jeremy Deller, Olafur Eliasson, Antonio Freiles, Eva Gerd, Alice Grassi, Anna Guillot, Keith Haring, Damien Hirst, Jenny Holzer, Jasper Johns, Filippo La Vaccara, Loredana Longo, Vittorio Messina, Eugenio Miccini, Mariko Mori, Carmelo Nicosia, Yoko Ono, Julian Opie, Paolo Parisi, Michelangelo Pistoletto, Maurizio Ruggiano, Joe Tilson, Franco Troiani, Lawrence Weiner, Peter Wüthrich, Ampelio Zappalorto. Tra i più giovani: Laura Cantale, Irene Catania, Giuseppe Mendolia Calella, Yole Villaggio.
Interverranno: Orazio Licandro, Assessore ai Saperi, alla Bellezza condivisa e al Turismo del Comune di Catania, Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Anna Guillot, professore coordinatore del biennio specialistico di Progettazione artistica per l’Impresa presso l’Accademia di Belle Arti di Catania e numerosi degli artisti espositori.
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