L’evento, inserito nell’ambito della manifestazione denominata “Festival Artericé – Erice il quartiere dell’Arte”, è stato inaugurato giorno 7/08/2014 ed ospitato in una cornice suggestiva, il quartiere spagnolo, un forte aragonese del XVII secolo.
La mostra è il risultato dei lavori artistici degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania e nello specifico del Dipartimento di fotografia e video, prodotti in seno ad una tematica delicata e attuale quale è quella del femminicidio.
Gli allievi hanno tracciato un percorso per immagini, racchiuso in una mostra di denuncia sugli abusi e sulle violenze subite dalle donne. L’intento progettuale è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su questi drammi che spesso sono taciuti e nascosti. Pur essendo quotidiana e cocente, tale realtà è portata all’attenzione solamente in seguito a trattazioni mediatiche, eppure il fenomeno è costantemente in aumento con casi di donne che arrivano a perdere la vita a causa dei maltrattamenti subiti. Il progetto nasce dall’idea di chiamare in causa l’utilità della fotografia in ambito sociale: parlare attraverso le immagini, di qualcosa che, in realtà, interessa tutta la società civile, raccontare una condizione e sensibilizzare le persone a certe tematiche eticamente non ignorabili. Il progetto si propone di evidenziare il lato propositivo che un’operazione di sensibilizzazione delle coscienze può creare, suggerendo con forza che dal vortice della violenza si può provare ad uscire senza temerne né vergogna, né umiliazione perché è nel silenzio che si alimenta la forza, il senso di potere e l’impunità dell’aguzzino. Una narrazione fotografica che dalla violenza porta al riscatto della donna. Attraverso le immagini si traccia un percorso singolare e nello stesso tempo collettivo, partendo dalla condizione della donna assoggettata alla violenza, attraversando le fasi della presa di coscienza, della richiesta di aiuto fino ad arrivare ad una liberazione interiore ed al contempo fisica e reale: la capacità di dire basta. In un momento storico in cui la violenza di genere ha raggiunto proporzioni allarmanti, i giovani artisti hanno elaborato il progetto “CHIAMATECI STREGHE” volto ad accrescere la consapevolezza di un fenomeno così complesso e delicato, con l’intento di sensibilizzare il pubblico, proponendo concretamente un’occasione in cui emerga un deciso no alla violenza sulle donne. Artisti in Mostra: Stefania Anzelmo, Aurora Bruno, Marco Calandra, Irene Caltabiano, Andrea Catania, Laura Consoli,Valentina Costa, Stefania Di Filippo, Gabriella Giaccone, Egidio Liggera, Milena Nicolosi, Filippo Papa, Salvatore Pappalardo, Rita Piccoli, Alessandro Romeo, Clara Saitta, Valentina Salernitano, Alice Severini, Denise Sidoti, Viviana Tarascio.
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