AGRIGENTO. Alle Fabbriche Chiaramontane c’è in esposizione fino al 25 agosto la mostra Gianfranco Anastasio.Thinktrap” organizzata dall’associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento.
Il curatore Marco Meneguzzo, docente all’Accademia di Brera a Milano e autore, sempre per le FAM, di numerose indagini sull’arte del Novecento in Italia, nel suo saggio in catalogo intitolato “Il pensiero intrappolato dalla pittura”, spiega: “Gianfranco Anastasio sprofonda nella superficie della sua pittura. Non è un controsenso: pochi tipi di pittura sono così profondi negli intenti, nel processo di lavoro, nel risultato come la cosiddetta “pittura di superficie”, e pochi tipi di pittura chiedono allo sguardo un’attenzione così completa. Si guarda la superficie dell’opera perché sembra non ci sia altro da guardare: queste opere di Anastasio non concedono infatti nessun appiglio di tipo narrativo, o psicologico, ma rientrano invece in quella difficile categoria di lavori che traggono la propria linfa dagli elementi basilari, primi, originari della visività”.
Messinese, pittore e architetto, Anastasio negli ultimi anni ha caratterizzato la sua pittura con un ampio e articolato cromatismo dal carattere fortemente costruttivo esito di una riflessione sui motivi e sui temi intorno a cui si è sviluppata la sua attività artistica: la superficie, il colore, la materia, lo spazio, il concetto di misura, la dinamica del rapporto interno/esterno. Di lui hanno scritto: Lucio Barbera, Massimo Bignardi, Lucio Cabutti, Luciano Caramel, Martina Corgnati, Manuela Crescentini, Enrico Crispolti, Patrizia Ferri, Luigi Paolo Finizio, Ada Patrizia Fiorillo, Giuseppe Frazzetto, Marina Giordano, Marco Meneguzzo, Sandra Orienti, Marisa Vescovo.
Alla mostra di Agrigento è dedicato un catalogo prodotto da Silvana Editoriale.
Gli spazi delle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento, durante il periodo estivo, saranno aperti da martedì a domenica, dalle 16.30 alle 21.00. Chiusi i lunedì e i rossi di calendario. L’ingresso è gratuito.
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