L’Etna “sfila in passerella”


Dopo essere entrata nella World Heritage List lo scorso 21 giugno, L’Etna, personaggio siciliano dell’anno, “sfila in passerella”, si pone in bella mostra e si lascia ammirare. Nasce così, da un’idea del fotoreporter Antonio Parrinello, “Etna Patrimonio Unesco” l’esposizione multimediale interamente dedicata al vulcano attivo più grande d’Europa; 40 gigantografie, corti e video, la ritraggono in tutto il suo splendore.

L’inaugurazione, avvenuta ieri 8 luglio e curata dall’associazione culturale “Identitas – Servizi culturali e Fundraising”, ha visto gli interventi del sindaco di Catania Enzo Bianco, del neo assessore comunale ai Saperi Orazio Licandro, del presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia, del direttore  dell’INGV Domenico Patanè, del responsabile del Dipartimento  Protezione Civile Rischio Vulcanico  Nicola Alleruzzo e del delegato del Soccorso Alpino del CAI Franz Zipper. Dopo le parole colme di soddisfazione della presidente Mazzaglia che ha incitato tutti i catanesi a «guardare all’Etna con gli occhi dell’amore per rispettarla e prendersene cura», Franz Zipper ha ritenuto doveroso ricordare Gioacchino Russo, titolare della Funivia dell’Etna, «uomo di grande coraggio che seppe intuire in modo lungimirante le caratteristiche del nostro vulcano»; al figlio Francesco ed alla moglie Daniela è stata donata un’incisione dell’artista catanese Franco Bentivegna.

 

 

Alla mostra, che rimarrà aperta al Palazzo della Cultura in via Vittorio Emanuele 121 fino all’8 agosto 2013, sono legati un catalogo ed un concorso fotografico con scadenza il 22 ottobre 2013.  

Protagonista assoluta l’Etna, carpita nella sua maestosità, nella sua bellezza, nella sua essenza a 360°; dall’arte fotografica e multimediale di Parrinello alle sperimentazioni stilistiche  di Marella Ferrera che per l’occasione ha creato un abito-scultura con scaglie di pietra lavica ceramizzata.

Un viaggio per immagini all’insegna dell’energia pura, un mix di emozioni, un’esplosione di vita, un incontro con la natura primordiale, un iter culturale e paesaggistico per respirare con gli occhi i profumi della nostra terra. Vegetazione e paesaggi lunari, fumi grigi e colate rosse, nuvole bianche e cieli azzurri,  verde bosco e lava nera, inimmaginabili scenari naturalistici incastonati in albe, tramonti e notti da fiaba. Il lavorìo incessante di una folta squadra umana, un rapporto sinergico di amore-odio che, seppur antagonistico e agonistico a un tempo, si allontana dalla visione leopardiana, lasciando spazio a un mondo meraviglioso e meritevole di essere diventato patrimonio dell’umanità.

 

 

 

 

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