La città di Noto ospita l’arte di Andy Warhol


Andy Warhol
Marilyn Monroe, 1967, screenprint on paper. Collezione Rosini-Gutman-

Saranno ben 120 le opere dell’eclettico Andy Warhol esposte a Noto, tra cui le celebri Campbell’s Soup, Marylin Monroe, Liz Taylor e il pezzo unico che rappresenta Mao. Da oggi fino al 28 agosto, infatti, sarà possibile ammirare i capolavori dell’artista alla mostra”Warhol è Noto”, allestita all’ex Convitto Ragusa di Noto. L’esibizione, curata da Giuseppe Stagnitta e realizzata da Fenice Company Ideas e Associazione Culturale Studio Soligo in collaborazione con il Comune di Noto, punta a far conoscere l’originalità e la poliedricità che contraddistingue l’arte di un grande genio del ‘900.

Liza Minelli white ground, 1978, colori acrilici stesi con telai di seta su tela. Collezione Rosini-Gutman
Liza Minelli white ground, 1978, colori acrilici stesi con telai di seta su tela. Collezione Rosini-Gutman

Alla mostra sarà presente anche la rara opera su tela “Liza Minnelli”, “Assassinio” a Dallas ed altri lavori rappresentativi di quasi tutta la sua produzione, come Flowers, Cow e Fish. Sarà possibile ammirare anche le famose foto stampate su rulli di carta kodak dal titolo Tacchi a Spillo ed altri prestigiosi pezzi unici che hanno reso Warhol un artista di fama internazionale.

Mao Tse Tung, 1972, serigrafia su carta, pezzo unico fuori edizione. Collezione Privata
Mao Tse Tung, 1972, serigrafia su carta, pezzo unico fuori edizione. Collezione Privata

Non solo opere d’arte ma anche “cimeli” legati all’attività dell’artista: manifesti dei suoi film, le copertine dei dischi tra cui quelle dei Rolling Stones, Velvet Underground, Graces Jones, alcuni disegnati da lui e autoritratti video. Inoltre, sarà proposta la proiezione di un’esclusiva intervista realizzata dal giornalista Vanni Ronsisvalle nel 1977 a Roma, in cui Warhol vagabonda per Roma, contemplando le sue architetture barocche e incontrando personaggi di un certo rilievo come Federico Fellini.

La mostra a pagamento propone una produzione seriale di oggetti quotidiani, decontestualizzati e resi accessibili al grande pubblico grazie alla loro immagine che non hanno bisogno di interpretazioni o letture particolari.
Si tratta di un evento che permetterà ai visitatori di godere
 dell’estro del “pittore di corte degli anni settanta”(come lo definì Robert Rosenblum), un artista non smette di emozionare e stupire con le sue opere che sprigionano energia e attirano lo spettatore con la loro forza persuasiva.

Articolo scritto da Rosita Cipolla

 

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