“Il Teatro è vita e dà la vita – racconta entusiasta Salvatore Camilleri, poeta, scrittore e drammaturgo, una lunghissima produzione letteraria al suo attivo – ed è doveroso ridare alla cultura e alla lingua siciliana il giusto spazio”. Così ha esordito Camilleri nell’accogliente ed affollata biblioteca della Chiesa S. Maria della Consolazione di Catania, sede del centro culturale il Marranzatomo, durante l’incontro sul tema “ Il Teatro in versi Siciliani di Salvatore Camilleri”. L’evento coordinato dalla professoressa Sarah Zappulla Muscarà ha ripercorso la produzione letteraria del Camilleri soffermandosi sulle tre opere teatrali rappresentate in Europa, Canada, U.S.A, Australia ed Asia dalla Marionettistica dei fratelli Napoli.
Hanno animato l’appuntamento letterario personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo come Alessandro Napoli, studioso di Storia Patria Siciliana, la Marionettistica dei Fratelli Napoli ed Elisa Guccione Gallitto, autrice di una tesi di laurea proprio sul teatro di Camilleri.
“La Baronessa di Carini, Gammazita e Donna Aldonza Santapau rappresentano una parte fondamentale delle nostre radici – spiega Elisa Guccione Gallitto – e descrivono, perfettamente, attraverso la rielaborazione delle leggende popolari rappresentate, la cultura e il contesto storico della Sicilia di quegli anni”. Attraverso la sublime arte poetica del sicilianista Camilleri e la pregiata professionalità dei Napoli assistiamo ad una naturale osmosi tra Teatro e Poesia. Alfio Guzzetta e Rosanna D’Urso hanno vestito con le loro voci i versi del dialogo d’amore tra la baronessa di Carini, Laura Lanza, e Ludovico Vernagallo. La conclusione della serata è stata affidata al genio artistico dei Napoli i quali attraverso le voci del parlatore Fiorenzo Napoli e della parlatrice Italia Chiesa hanno infiammato il pubblico rappresentando alcune scene salienti de La Barunissa, lu gigghiu di Carini.
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