MODICA. Arte che sa di denuncia, creatività che sembra puntare il dito contro società e problemi sociali. Sono circa quaranta gli artisti, italiani e stranieri, con opere singole o installazioni collettive, che hanno animato i vicoli della collina di Monserrato, nel quartiere Madonna delle Grazie, per la seconda edizione di Welcome to Paradise, l’art-show in notturna organizzato per Modica Miete Culture da Rionarte con la direzione artistica di Marcel Cordeiro. I suicidi legati alla crisi, l’emergenza femminicidio in Italia, il ventennale della guerra nell’ex Yugoslavia, il dramma del terremoto, morte e rinascita e, in campo di salvaguardia ambientale, la tutela della mucca modicana, razza autoctona in via di estinzione. Su questi argomenti si sono indirizzati gli artisti per lanciare un messaggio all’umanità intera. L’urgenza palesata è quella di non perdere le proprie radici in un mondo sempre più globalizzato e uniformato.
Ne è un esempio il necrologio-installazione, quasi una denuncia, di Maria Luisa Lasala dedicata alla catena di suicidi – l’ultimo a Caltanissetta – collegati alla tremenda crisi economica: opera che ha visto un coinvolgimento diretto del musicista Moni Ovadia, nei giorni scorsi a Modica per il Festival Contaminazioni, e del poeta Ernesto Ruta che vi hanno dedicato dei versi; le 370 paia di scarpe femminili, una per ogni donna assassinata in Italia negli ultimi cinque anni, delitti consumati in contesti familiari o passionali (a cura del collettivo Donne Insieme di Enna, dove nello scorso mese di aprile è stata uccisa la giovane Vanessa Scialfa strangolata per gelosia dal convivente); quindi SISMA, l’installazione che rievoca il trauma del terremoto e coinvolge in maniera attiva i visitatori (a cura di Mario Cantarella); il cortometraggio “Gli occhi aperti” per raccontare, a vent’anni di distanza, il dramma della guerra nei Balcani (a cura di Angelo Ruta). Tre le installazioni, all’interno di una casa rurale del Monserrato, “Material-ES”, post-performance ideata da Giuseppina Aiello in collaborazione con il collettivo Khayma dove meccanica, fotografia e mondo virtuale reinterpretano il corpo indagando la sua doppia essenza di spirito e materia.
Arde fino al 29 giugno, infine, nell’atrio di Palazzo San Domenico la fiamma dell’installazione multisensoriale “La Rivoluzione del Gelsomino” realizzata da Marcel Cordeiro e dedicata all’eroe tunisino Mohamed Bouazizi che si diede a fuoco nel dicembre 2010 accendendo la rivolta contro i regimi totalitari dei paesi africani e del Medio Oriente.
Prosegue fino al 5 luglio al Teatro Garibaldi “Salvataggio”, il nuovo progetto artistico di Franco Fratantonio ospitato al e organizzato con il supporto dell’omonima fondazione nell’ambito del cartellone di Modica Miete Culture. In mostra foto, pitture e videoinstallazioni che hanno come soggetto la natura e il rapporto fra parola e immagine. Al tema è dedicato in catalogo un intervento di Don Liborio Palmieri. Ingresso gratuito, dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 21.
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