Una donna estremamente forte, con il coraggio di chi, pur convivendo con un dolore terribile, non si è arresa chiudendosi in se stessa ma ha reagito andando in contro alla sofferenza per poi sublimarla in amore e nella voglia di cercare sempre la bellezza delle cose. Questa è Laura Valente, che a quasi due anni dalla scomparsa del marito, il celebre cantautore Pino Mango, ha voluto tenerne viva la memoria con una raccolta di poesie, Mango – Tutte le poesie, presentata lo scorso 30 maggio a La Feltrinelli di Catania con la partecipazione del giornalista Ruggero Sardo e dello
scrittore Riccardo Francaviglia. Il progetto è mosso dall’intento di voler condividere un aspetto di Mango poco conosciuto, il Mango poeta, e portare alla luce l’aspetto più intimo dell’uomo. Una raccolta che darà la possibilità a tutti di conoscere tutte le poesie di Mango. Oltre alle due raccolte di poesie che Mango ha pubblicato con la casa editrice Pendragon nel 2004, Nel malamente mondo non ti trovo e nel 2007 Di quanto stupore, Mango – Tutte le poesie contiene anche una terza raccolta inedita, I gelsi ignoranti, che poco prima della sua scomparsa l’artista aveva appena ultimato e stava per consegnare alle stampe. Questo libro mi ha aiutato tantissimo a mantenere forte il legame con mio marito – dice emozionandosi Laura Valente – perché man mano che lo vado leggendo e rileggendo riconosco tante cose di Pino: la sintesi spirituale che aveva raggiunto, il suo modo di pensare, le domande che ci ponevamo e rimanevano senza risposta sul senso della vita, sull’amore e sulla morte. Della morte ne parlavamo spesso e lui diceva che per lui il modo più bello di morire sarebbe stato sul palco, facendo la cosa che più amava, davanti alle persone che gli volevano bene. E così è stato”.
I presenti, con i quali si è cercato di ricreare quell’atmosfera confidenziale che si creava ai concerti di Mango, hanno potuto così assaporare alcuni dei componimenti scelti dalla raccolta e che hanno offerto un assaggio della profondità del poeta e del suo amore per l’amore. Tra questi, letti da Francaviglia, “Fragili ossa” è dedicato alla Sicilia ed esprime il forte legame intercorso tra l’autore e l’isola.
Sergio Givone, uno dei filosofi italiani contemporanei più importanti, ha paragonato questa raccolta al canzoniere di Petrarca perché anche qui c’è una cronologia dei sentimenti. C’è una prima fase,la stagione giovanile, dove c’è stata la scoperta della parola scritta, quindi l’entusiasmo nello scoprire anche la gioia di giocare con le parole; una fase intermedia dove lo stupore lascia spazio alla maturità e in cui si comincia a osservare le cose; infine una terza fase, in cui ci sono tanti riferimenti alla vita che finisce.
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