Può l’economia ed il web avere il posto centrale nella vita dell’uomo moderno? I tre cardini Dio, Patria e Famiglia sono destinati a scomparire? Questo il dilemma che Marcello Veneziani si pone nel suo ultimo libro “Dio Patria e Famiglia dopo il declino” presentato a Catania insieme all’avvocato penalista Ruggero Razza.
Centrale nel libro è la frase «La più solida rappresentazione dell’unità familiare proviene dall’Odissea, l’opera che resta il paradigma originario dell’Occidente in uno spazio storico e poetico antecedente alle stesse radici di pensiero, Stato e religione, ovvero di Atene, Roma e Gerusalemme» che racchiude in se tutti e tre i principi, spesso associati ad un’epoca borghese e cristiana.
Non è così, e l’Odissea ne è l’esempio lampante.
La Patria, non è vista da Veneziani, come semplice atto di eroismo del combattente, ma anche come legame territoriale, lo stesso legame che l’uomo seppur oggi globale, ricerca nelle proprie origini e appartenenza geografica. Anche quando l’uomo afferma di essere cosmopolita, vi è una parte dell’individuo legato alla propria polis.
E legata alla radice reale è anche la famiglia, che oggi seppur la si vuole definire in termini giuridici differenti, è sempre fondata da individui genetici e con sentimenti, che se anche neghiamo o abbandoniamo, saranno comunque parte integrante di noi, nel nostro modo di fare, nella fisionomia e in azioni spesso inconsce anche a noi stessi.
E Dio?
Anche per chi non ha una spiritualità, questo principio non può essere sostituito dalla finanza che oggi, per lo Stato, è più importante dell’individuo. Poiché quest’ultimo non può solo credere in norme etiche o solo al proprio IO. L’uomo ha un senso del destino e di rapporto causa – effetto, e conosce ad esempio il divenire delle stagioni. Se afferma che tutto è caos, la propria scelta volontaria di solitudine, lo renderà infelice, ancor più se desidera una società che viene guidata da leggi economiche che aboliscono il cuore.
Noi uomini «ereditiamo il vuoto e la perdita di questi tre cardini con la stessa naturale passività con cui i nostri padri ereditarono la fede e la loro osservanza», ma non possiamo farne a meno.
Non so se è un bene o un male – conclude Veneziani – ma essi se mai finiranno, sarà solo quando l’uomo non esisterà più.
Scrivi un Commento