Visitare le mostre di Natale potrebbe essere un modo alternativo di vivere le festività. Darsi appuntamento in mostra? Perché non farlo tra Natale e Capodanno, approfittando di un bel momento di pausa?
Vediamo dove, per chi abita o si muove tra centro Italia e le grandi isole.
Mostre di Natale al centro
Cominciamo dalla capitale, Roma. Dove, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea è in corso una mostra-rivelazione, quella dedicata a “KONRAD MÄGI” (sino al 28 gennaio).
Per la prima volta in Italia uno dei più eccentrici ed affascinanti artisti europei del primo Novecento. La mostra è promossa in occasione del Semestre di Presidenza Estone dell’Unione Europea e dei 100 anni della Repubblica dell’Estonia. Estone, Mägi fu artista fortemente internazionale per formazione, frequentazione, dimensione. Nei tre soggiorni in Italia venne intensamente attratto dal nostro Paese. Visitò e visse a Venezia, Roma e Capri. Nelle sue opere esplodono colori brillanti e potenti. Si trattai di paesaggi, sua espressione di elezione, ma anche dei suoi ritratti forti e intriganti.
Nelle vicine Marche, a Fano, in Galleria Carifano, Palazzo Corbelli, “ARTE RIBELLE. Opere dalla collezione Cesare Marraccini”, sino al 25 febbraio.
Cesare Marraccini, è stato “il profeta sorridente”, protagonista, nella sua veste di collezionista e amico di molti artisti, dell’Italia tra gli anni Sessanta e Ottanta. Per la prima volta il meglio della sua importante collezione viene proposto in un’unica mostra. Ad essere “svelate” in Palazzo Corbelli sono 50 opere di artisti quali Paolo Baratella, Giuseppe Guerreschi, Sergio Sarri, Ercole Pignatelli, Luca Alinari, Titina Maselli, James McGarrell, Gerard Tisserand, Rod Dudley, Carlos Mensa, Sergio Fergola, Augusto Perez, Renzo Vespignani, Valeriano Trubbiani, Antonio Recalcati, Giacomo Spadari, Umberto Mariani, Guido Biasi, Sergio Vacchi.
Mostre di Natale. Due importanti appuntamenti in Sicilia.
A Catania, in Palazzo Platamone – Palazzo della Cultura, sino al 14 gennaio, “PABLO ECHAURREN. SOFT WALL“.
Pablo Echaurren come precursore del fenomeno del graffitismo? Di certo, afferma Francesca Mezzano, curatrice della mostra, “L’arte di
Pablo Echaurren nasce per parlare alla collettività. Lo fa senza steccati, sperimentando ogni forma espressiva possibile; usa il segno, la scritta, lo stencil, il lettering, la parola come linguaggio comune, annullando qualsiasi distinzione tra alto e basso, alla costante ricerca di una sintonia con la storia presente, con i suoi problemi, e le sue criticità nascoste allo sguardo comune. E lo fa esprimendosi sempre attraverso un immaginario vivo e incandescente, che possa tradurre un’istanza politica e morale in arte. Quella che lo stesso Pablo ha definito “la questione murale”.».
“CALL FOR IOLAS’ HOUSE” è il titolo della originale esposizione allestita sino al 25 febbraio ad Acireale, in Palazzo Costa Grimaldi.
La storia dell’arte contemporanea è passata da Villa Iolas e dal leggendario gallerista. Oggi questa dimora, situata in un elegante sobborgo di Atene, privata di tutti i suoi tesori d’arte e abbandonata a se stessa, è diventata una larva di quel tempio internazionale del contemporaneo che è stata. Non stupisce che a lanciare l’appello per salvare la villa di Iolas sia la Fondazione Galleria Credito Valtellinese. Alexander Iolas fu il primo curatore della Galleria milanese e fu lui a commissionare ad Andy Warhol l’opera “Ultima Cena” ispirata dal vicino capolavoro di Leonardo da Vinci.
Dalla Sicilia alla Sardegna, con altri due stimolanti appuntamenti, entrambi al MAN di Nuoro, sino al 25 febbraio.
“UNA VISIONE ASTRATTA. Opere dalla Collezione Maria Cernuschi Ghiringhelli2 è il primo.
Maria Cernuschi Ghiringhelli fu una sorta di Peggy Guggenheim italiana, capace di intrattenere solidi rapporti con gli artisti, anche quelli più giovani e non ancora affermati. Ciò che più le interessava era “seguire e se possibile incoraggiare, gli sviluppi di un tipo di ricerca artistica in cui credevo”. La mostra ripercorre la storia e il contenuto della sua importantissima collezione, qui concessa dal Museo di Villa Croce a Genova, che la conserva.
La mostra parallela è riservata a “MICHELE CIACCIOFERA. Emisferi Sud”.
Il progetto realizzato da Michele Cacciofera per il MAN ha come tema di fondo la dimensione sociale e culturale, storica e attuale del macrocosmo mediterraneo. Un mare in cui popoli hanno da sempre tessuto relazioni di ogni tipo, dando vita a un amalgama di etnie, linguaggi, sapori, leggende e tradizioni. Culla di civiltà millenarie, luogo di transiti, di scambi ma anche di guerre e di conflitti, così come oggi di migrazioni e naufragi, il Mediterraneo diventa, metafora di un nuovo umanesimo per la creazione di valori sociali, politici e culturali alternativi.
Tutti appuntamenti con l’arte più recente, con il contemporaneo o il Novecento. In terre antiche che sanno guardare all’oggi.
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