Lo ha annunciato ieri, Niccolò Ammaniti, durante l’incontro presso l’Auditorium Giancarlo De Carlo del Monastero dei Benedettini di Catania, alla rassegna Leggo. Presente indicativo di Radio Lab, lo stesso Niccolò Ammaniti, autore di Anna (edito per Einaudi): “Sto scrivendo la sceneggiatura per una serie tv, tratta dal mio ultimo romanzo, Anna, e la cosa mi sta divertendo molto”. Seduto informalmente sul muretto dell’Auditorium, per farsi vedere meglio dalla folla calorosa che lo aspettava, lo scrittore, celebre, oltre che per la sua penna, per le riduzioni cinematografiche tratte dalle sue creazioni letterarie: basti citare Io non ho paura e Come Dio comanda, entrambi diretti da Gabriele Salvatores; ha espresso il suo entusiasmo per questa nuova esperienza di trasposizione intermediale. Rispondendo alle domande di Giuseppe Lorenti, speaker di Radio Lab e direttore artistico della rassegna, e Francesco Mannino, presidente di
Officine Culturali, Niccolò Ammaniti ha confessato, inoltre, amichevolmente e apertamente episodi della sua vita legati alle ispirazioni dei suoi libri, illustrando senza reticenze il suo modus scrivendi. E’ così si è scoperto che la mente dello scrittore viene messa al servizio della realtà solo 30%, perché la restante percentuale è sempre satura di storie che gli maturano dentro. Storie che, anche dopo dieci anni di stagionatura, proprio com’è accaduto per Anna, Niccolò Ammaniti decide sia giunta l’ora di raccontare. Ed è proprio tramite la narrazione orale, agli amici, che l’autore lima e perfeziona quelle parole che, poi, un giorno, quasi per miracolo: “come dei vagoni di un trenino che si incastrano, finalmente, perfettamente”, diventano un romanzo. E’ sempre così che l’autore svela, anche, come siano i personaggi, persino quelli appena accennati, da cui parte, sempre, per creare una narrazione; condizione di certo congeniale al nuovo esperimento di scrittura per la sceneggiatura di una serie tv. In questo modo Niccolò Ammaniti avrà finalmente la possibilità di dare voce ad una miriade di protagonisti, di ampliare e ingrandire gli scenari e le situazioni, che sono state dovute essere messe da parte nella stesura del romanzo, dove la protagonista, invece, rimane sostanzialmente Anna.
Niccolò Ammaniti. Anna, storia ambientata in Sicilia
La quattordicenne siciliana, tra tutti i caratteri adolescenziali (per cui lo scrittore ha una palese propensione), pensati o abortiti negli anni, è quella più matura, completa e piena di speranza, anche se paradossalmente è la protagonista del libro che, tra i suoi, è probabilmente il più distopico e crudele. In una Sicilia diventata un’immensa rovina, deturpata e desolata dall’epidemia letale a tutti gli adulti, la Rossa, una cocciuta e coraggiosa ragazza, Anna appunto, parte alla ricerca del fratellino rapito. Anche la serie resterà ambientata in Sicilia, nonostante le proposte degli ideatori che, pensandola come un prodotto europeo, l’avrebbero voluta spostare in Irlanda. “Non capisco perché tutti gli alieni e gli zombie debbano spuntare sempre in America –ha affermato divertito l’autore – e perché i personaggi delle serie debbano sempre apparire infreddoliti e coperti da pellicce, in lande nevose e gelate. Perché non in una calda e selvaggia terra come la Sicilia?”. Del resto la nostra terra, dove la natura domina ancora forte e rigogliosa, è stata ritenuta dall’autore la più consona per lo scenario desolato e post-apocalittico, non troppo lontano (2020), dell’avventura formativa di Anna. Avventura che Ammaniti ha voluto raccontare per dimostrare come anche in soli 14 anni, l’arco totalizzante di una vita possa sbocciare e concludersi pienamente attraversando tutte le fasi ritenute miliari, a dispetto dei tempi ridotti: “per questo ho fatto innamorare Anna, per questo le ho fatto scoprire il senso della maternità, tramite il fratellino, e per questo alla fine del romanzo la ragazza si sente quasi vecchia”. Davvero suggestive le letture del romanzo, che hanno accompagnato l’incontro, di Lorenza Denaro completate dai suoni di Dario Aiello.
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