Officina GammaZ: lo spazio che promuove arte e cultura


Un momento della manifestazione Castello Ursino liberato che vede tra i promotori L'Officina GammaZ
Un momento della manifestazione Castello Ursino liberato che vede tra i promotori L'Officina GammaZ

Castello Ursino liberato è un’iniziativa dedicata alla riscoperta di Piazza Federico di Svevia e del quartiere. Abbiamo voluto conoscere meglio l’evento e abbiamo intervistato i responsabili dell’Officina GammaZ, realtà artistica e culturale ideata e realizzata dall’Architetto Michele Capobianco, che ha sede al Cortile Gammazita 14 – Via San Calogero 29 a Catania, proprio a ridosso dello storico sito “Pozzo di Gammazita”, legato ad una delle più antiche leggende della città. L’associazione è stata tra i promotori dell’evento.

Che cos’è l’Officina GammaZ?

Officina GammaZ saluta il sindaco durante l'evento Castello Ursino liberato
Officina GammaZ saluta il sindaco durante l’evento Castello Ursino liberato

“L’idea dell’Officina GammaZ nasce dalla mia passione per tutti quegli oggetti che trovo sulla mia strada, come se mi venissero a cercare, nei quali riesco a vedere una nuova identità, progettando una rielaborazione grazie alla quale restituisco all’oggetto una nuova vita. Per anni questo luogo è stato il mio studio professionale privato e laboratorio artistico. Dallo scorso autunno, è diventato uno spazio d’incontro dove sono state allestite numerose mostre d’arte, in cui pittori, fotografi, musicisti e artisti vari hanno potuto esprimere e condividere idee e modalità di lavoro.”

Un’ubicazione così particolare, come ha influito sullo sviluppo del vostro lavoro?
“Questo luogo mi ha da sempre affascinato moltissimo, ed essendo residente nel palazzo, ho seguito come architetto e direttore dei lavori la ristrutturazione e messa in sicurezza dello stabile, sin dal 2005, come da ordinanza comunale. A conclusione degli ultimi interventi effettuati sul lato del palazzo prospiciente al pozzo, all’inizio di marzo 2015, ci siamo adoperati per la pulizia dell’antico lavatoio che era interamente ricoperto da detriti e materiale vario e della pavimentazione in cotto anch’essa ricoperta di fango, a seguito delle piogge invernali.”

Castello Ursino liberato è stato un evento di grande successo, con notevole partecipazione della cittadinanza.
“Si, in questa occasione abbiamo deciso di tenere aperti i due ingressi della nostra sede (Via S. Calogero e Cortile Gammazita), per rendere più agevole e sicura la visita al pozzo a tutta la cittadinanza interessata, in quanto, dall’altra parte del cortile a fianco al cancello, si trova un palazzo fatiscente con rischio di crolli del vecchio ballatoio, i cui proprietari non ha ancora adempiuto alle ordinanze comunali di messa in sicurezza.
Inoltre abbiamo garantito ai visitatori un’ illuminazione decorosa nelle ore serali, e l’uso dei servizi igienici fin oltre la mezzanotte.

Alcuni componenti di Officina GammaZ
Alcuni componenti di Officina GammaZ

Abbiamo avuto il piacere di ricevere la visita del Sindaco Enzo Bianco e dell’Assessore Licandro, all’interno dell’Officina GammaZ (attraverso cui si può godere della vista del pozzo dall’alto) e io stesso ho potuto accompagnarli all’interno del sito, illustrando il lavoro di pulizia svolto.”

Ma avete realizzato molto di più. Una galleria d’arte all’aperto e installazioni per tutta la Via San Calogero.
“La messa in opera di tutto ciò è stato il frutto dell’entusiasmo e dell’impegno di questo straordinario gruppo di lavoro composto da artisti di vario genere, che hanno abbracciato lo spirito di condivisione che caratterizza la realtà di Officina GammaZ. Abbiamo allestito una scenografia dal sapore internazionale: circa 100 metri di esposizione di pittura e fotografia lungo la Via S. Calogero, inquadrata da teli colorati e l’interno dell’Officina stracolma di opere e installazioni. 29 artisti e 6 stand hanno catalizzato l’afflusso del pubblico partecipante (almeno 4000 persone)”

Quali sono i vostri prossimi progetti?
“Rendere questo spazio non solo un luogo espositivo, ma anche un punto di incontri culturali di vario genere. Per contribuire al risanamento e alla valorizzazione di questi luoghi occorre un’attività costante e le idee, e l’energia certamente non mancano a noi.”

Artisti:
Caterina Aidala, pittura
Antonio Aiello, fotografia
Davide Aricò, pittura
Michele Capobianco, installazioni
Cristiana Cardillo, pittura
Francesco Caristia, pittura
Francesca Consoli, fotografia
Antonio Corselli, cyberbugs
Dora Crisafulli, pittura
Rosaria Forcisi, fotografia
Fabio Nicola Grosso, pittura
Giovanni Gugliotta, art design
Hypnos, pittura
Lucio Lanza, fotografia
Tony Leone, fotografia
Giovanni Lombardo, pittura
Annalisa Mancuso, fotografia
Giovanna Mancuso, pittura
Rossella Maugeri, fotografia
Filippo Monaco, assemblaggio scultoreo
Antonio Moschetto, scultura
Liborio Pellitteri, fotografia
Enzo Platania, pittura
Debora Pluchino, pittura
GianLuigi Primaverile, fotografia
Ornella Rapisardi, pittura
Maria Sarafianos, pittura
Alice Valenti, pittura
Renato Ventura, fotografia

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