Pablo Picasso e le sue passioni. La mostra inaugurata ieri al Castello Ursino di Catania e visitabile a partire da oggi e fino al 28 giugno propone un percorso completo di opere del grande artista dando voce le passioni che hanno dato vita alla creatività di Picasso e ne hanno influenzato la vicenda umana e quella artistica: il teatro e il circo, la tauromachia, le donne e la politica.
L’esposizione curata da Dolores Duran Urcan, è organizzata da Comediarting & III Millennio, con il Patrocinio del Comune di Catania, e ospita più di 200 opere tra vasi, piatti, brocche, mattonelle dipinte, importanti opere su carta e alcuni oli Si tratta di opere provenienti per la maggior parte da prestigiose raccolte private di tutto il mondo e dal museo di Mija Malaga, noto per la ceramica.
L’attività incisoria dell’artista viene raccontata attraverso alcune serie di lavori: La Suite des saltimbanques 14 incisioni acquaforte e puntasecca, Il Tricorno (1920) 33 incisioni bulino e collotype, I Venti Poemi di Gongora, (1958) 41 incisioni acquaforte e acquatinta allo zucchero, Carmen (1949) 40 opere incisioni a bulino, Tauromachia (1959) 27 opere acquatinta allo zucchero e puntasecca, Barcelona Suite (1966) 5 incisioni litografia a colori, La Célestine, (1971) 68 incisioni acquaforte e acquatinta. Nelle opere in ceramica, infine, si esprime tutta la forza della fantasia creatrice di Picasso in un momento particolarmente felice della sua esistenza, terminato l’incubo della seconda guerra mondiale. Per più di vent’anni, fino alla morte, Picasso non smetterà di sperimentare questo mezzo espressivo.
Non sarà esposta, come invece era stato annunciato, l’opera appartenuta a Dora Maar dal titolo Figura de mujer inspirada en la guerra de España. “Purtroppo ci è stato comunicato solo mercoledì che quell’opera non ci sarebbe stata prestata – spiegano gli organizzatori – Il collezionista ha esercitato il suo diritto di proprietà preferendo, com’è nel suo diritto fare, accettare l’irrinunciabile proposta delle principesse del Qatar che acquisteranno il quadro”. Figura de mujer inspirada en la guerra de España, realizzata nel 1937, è la prima opera che Picasso usò come arma politica per inviare un chiaro messaggio contro Francisco Franco. Materialmente l’opera non c’è ma è visibile nella postazione di Picasso in the cube, il corner multimediale realizzato dall’azienda Loop di Bologna.
In mostra anche Tête de femme, l’ultimo e forse il più completo di una sequenza di quattro ritratti realizzati tutti nello stesso giorno il 3 giugno del 1943, quasi
una sorta di addio a Dora Maar, immediatamente prima che l’artista incontrasse la sua prossima conquista e novella musa, la giovanissima Françoise Gilot.
Pittura, ceramica, incisione si alternano in questo iter artistico che traccia i 70 anni di storia e arte di Pablo Picasso.
Orari apertura:
lun-ven 9-19
sabato 9-23
domenica 9-22
Video di Letizia Carrara
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