Immagini in bianco e nero ritraggono Catania in tutti i suoi aspetti: i devoti della festa di sant’Agata, la villa Bellini e l’Etna, la Civita e la fontana del Ratto di Proserpina. L’Acaf, l’associazione catanese amatori fotografia, festeggia così i suoi venticinque anni di vita, e invia alle stampe un libro celebrativo della città realizzato dai soci dell’associazione. “U iancu e u niuru” è il titolo del libro, un progetto fortemente voluto da Cosimo Di Guardo, presidente dell’associazione, che ad apertura di catalogo, ad edizione limitata, cita persino Steve Jobs: “ Siate affamati, siate folli… non abbiate paura di seguire il cuore”.
“Nel corso di questi 25 anni dalla fondazione Acaf, affamati lo eravamo e lo siamo tuttora, ma folli? Era la critica migliore che ci potesse piovere addosso agli inizi della nostra avventura, ma per fortuna abbiamo seguito sempre e solo il cuore: in quest’anno di festeggiamenti posso solo augurarmi che quella fame e quella follia continuino ad essere la linfa che alimenterà il nostro cammino” afferma il presidente “Alcuni dei soci Acaf hanno trovato la propria strada professionale, altri hanno imparato a vedere il mondo con occhi da fotografo, altri ancora hanno avuto amicizia o solo un diversivo, altri infine non si sono ritrovati: consenso e dissenso fanno parte del vivere sociale”.
Per Di Guardo “Questo libro non pretende di essere esaustivo sull’argomento Catania, ma rappresenta un’operazione di conservazione di memoria di parte della storia cittadina attuale. Una testimonianza resa possibile dal contributo dei soci e dagli artisti destinatari dei 7 premi Acaf “FotoArteSicilia” (Ferdinando Scianna, Enzo Sellerio, Letizia Battaglia, Melo Minnella, Carmelo Bongiorno, Giuseppe Leone, Carmeno Nicosia) che si uniscono alla nostra festa portandoci in dono una loro preziosa opera fotografica”.
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