Pittura ad olio al pastello, ceramica e scultura, disegno e grafica. Gli impressionisti sperimentavano tecniche, studiavano con curiosità fervida la luce per rappresentarla al meglio, ispirandosi ad artisti come Delacroix o Ingres. In oltre 200 opere si percorre idealmente il cammino artistico di un gruppo di artisti rivoluzionari. Dal 20 ottobre 2018 al 21 aprile 2019 gli spazi museali del Palazzo Platamone di Catania ospiteranno “Percorsi e segreti dell’Impressionismo”. La mostra, a cura di Vincenzo Sanfo, Fiorella Minervino e con un testo in catalogo di Maïthé Vallès-Bled, è un progetto di Sicilia Musei in collaborazione con Dietro le Quinte e Diffusione Italia International Group, con il patrocinio del Comune di Catania e con la collaborazione del Musée d’Agen.
Per la prima volta in Italia si potranno ammirare i lavori di quasi tutti gli artisti che parteciparono alle otto mostre ufficiali dell’impressionismo. Il progetto per la città di Catania, inaugurato dall’assessore comunale Barbara Mirabella, parte dalle opere di Ingres, Delacroix, Courbet, Corot, Millet, e si snoda via via con le opere dei grandi nomi del movimento: Pierre-Auguste Renoir, Paul Cézanne, Edouard Manet, Claude Monet, Edgar Degas, Camille Pissarro. In mostra anche Paul Gauguin e Vincent Van Gogh, l’italiano Giuseppe De Nittis, e molti altri artisti che si avvicinarono all’Impressionismo francese. Nel vasto panorama di artisti che contribuirono ad arricchire il movimento anche due donne, presenti nella mostra etnea, illustrata ai giornalisti dalla critica d’arte Fiorella Minervino e da Gilles Chazal, direttore del Petit Palais di Parigi. Si tratta di Mary Cassatt, pittrice statunitense che difese i diritti delle donne e che divenne trait d’union tra Francia e Stati Uniti, e Berthe Morisot, che fu anche musa di Manet. Di lei Paul Valery scriveva: “la peculiarità di Berthe Morisot fu di vivere la sua pittura e di dipingere la sua vita”.
In mostra vi sarà un ampio panorama delle tecniche usate da questi artisti che si trovarono a dover combattere con un nemico temibile, subdolo e mai affrontato in precedenza da altri: “la fotografia”, che con la sua forza prorompente cambiò la concezione della pittura.
L’impressionismo accettò inconsapevolmente la sfida della fotografia divenendo, suo malgrado, la spinta propulsiva e liberatoria dell’arte del ‘900 e dei secoli a venire.
Gli artisti in mostra a Catania
L’esposizione presenta in un percorso quasi 200 capolavori dell’arte con opere di Pierre-Auguste Renoir, Paul Cézanne, Edouard Manet, Claude Monet, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh, Edgar Degas, Camille Pissarro, Lucien Pissarro, Nadar Jeune, Félix Nadar, Gustave Courbet, Eugène Delacroix, Jean-Baptiste Camille Corot, Jean-François Millet, Gustave Doré, Jean Achille Benouville, Jean-Auguste D. Ingres, Johan Barthold Jongkind, Dr. Paul Gachet dit Van Ryssel, Henry Somm, Odilon Redon, Georges Seurat, Paul Signac, Alphonse Legros, Alfred Sisley, Vincent Vidal, Victor Vignon, Stanislas Lépine, Edouard Brandon, Giuseppe de Nittis, Berthe Morisot, Eugène Boudin, Mary Cassatt, François-Louis Français, Armand Guillaumin, Albert Lebourg, Jean-François Raffaëlli, Félix Bracquemond, Jean-Baptiste Millet, Zacharie Astruc, Jean-Louis Forain, Gaston La Touche, Marcellin Desboutin, Ludovic Piette, Ludovic Napoléon Lepic, Jean-Baptiste Léopold Levert, Emile Schuffenecker, Adolphe-Félix Cals, Pierre Bonnard, Isidore Verheyden, Constant Permeke, Henri-Maurice Cahours, Charles-Jean Agard, Marcel Emmanuel Laurent, James Northcote, Henri Biva, Philippe Hauchecorne, Edward Chappel, Jacques Gay, Erich Von Perfall, Pierre Georges Jeanniot, Firmin-Girard, Théodore Géricault, Armand Guillaumin, Henri Rouart, Henry Moret, Maxime Maufra, Roderic O’Conor, Ernest Ponthier de Chamaillard, Maurice Denis, Emile Bernard.
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