Roberto Gervaso sciorina aforismi. Alain Elkann racconta la sua esperienza alla presidenza del Museo egizio di Torino. Annamaria Bernardini De Pace insiste sulla importanza del dialetto per riappropriarsi della propria cultura e delle proprie origini. Giordano Bruno Guerri coordina il salotto letterario “allestito” in una cornice d’eccezione: Villa Letizia, residenza blindata del prefetto di Catania, Francesca Cannizzo. Si parla di cultura, ognuno come può, in una chiacchierata libera che alterna ironia e racconti di vita vissuta.
L’occasione è il Premio Mediterraneo della Cultura, quest’anno diventato Fondazione, voluto, ideato, organizzato e sponsorizzato dagli imprenditori Salvatore Costanzo e Caterina Maugeri che a più voci vengono definiti “mecenati rinascimentali”. Salvatore Costanzo glissa i complimenti e ribadisce un concetto che pare essergli caro: “La cultura porta economia. Con questo evento ho dato lavoro ad oltre cento persone. Impegniamoci per organizzare eventi di questo tipo sempre più spesso e che durino più di un giorno”. L’invito esplicito è rivolto ai tre prefetti di Ragusa, Enna e Catania, seduti in prima fila.
Il tema della cultura è articolato in due sezioni. La prima, internazionale, gestita da Sarah Zappulla Muscarà, docente dell’Università di Catania, ispiratrice e coordinatrice dei progetti di cooperazione multiculturale con l’Università di Salamanca, grazie alla collaborazione con Vicente Gonzàles Martìn, preside della facoltà di Filologia Italiana dell’ateneo spagnolo. La formula di premiazione è quella degli anni passati: un traduttore straniero traduce un’opera di uno scrittore siciliano nella propria lingua, e un autore che si sia distinto a livello nazionale per la propria attività culturale. Quest’anno sarà il letterato greco Anteos Chrysostomides, insignito del Premio nell’edizione 2011, a trasporre in lingua greca l’opera “Un padre ci vuole” di Stefano Pirandello, primogenito di Luigi. A rappresentare l’Università etnea sul palco c’era il Pro-Rettore Maria Luisa Carnazza. In platea e sul palco per un breve saluto anche il Generale Luciano Garofano, ex comandante dei RIS di Parma, premiato l’anno scorso.
Chiusa la prima sezione sul palco si dà vita alla seconda, quella nazionale che vede protagonisti Elkann, De Pace, Gervaso e Guerri. E l’appuntamento è rinnovato al prossimo anno.
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