“Puntare sulla cultura utilizzando le strutture confiscate alla mafia creando opportunità di lavoro e di sviluppo”. L’ha ribadito più volte, durante la manifestazione ideata e promossa da Enzo Zappulla, presidente de l’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, il magistrato del Tribunale di Catania, Roberto Passalacqua, il quale ha sottolineato, al numeroso pubblico presente, la vastità di aziende sequestrate e gestite da amministratori fiduciari come lo stesso lido dei ciclopi, consueta location della consolidata manifestazione, gestito per conto dello Stato da Giuseppe Giuffrida. L’ottava edizione del Premio Ninfa Galatea diventa ancora una volta palco d’eccellenza per commemorare la legge Rognoni-La Torre e la recente istituzione dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni requisiti alla criminalità organizzata, che segna una svolta strategica per la presenza dello Stato sul territorio, favorendo così la crescita della società. Numerose autorità presenti all’importante appuntamento letterario come Annamaria Polimeni, vice-prefetto vicario della città di Catania, Francesco Messineo, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, Enzo Bianco, Sindaco di Catania, Letizia Bellelli, direttrice della Casa Circondariale di Enna, che ha generosamente donato a tutti i premiati e alla Giuria il libro di ricette multietniche scritto dai detenuti dal titolo “Incontriamoci a tavola ….. io sono …. tu sei …. noi siamo … cittadini del mondo”.
I vincitori del Premio Ninfa Galatea
La conduzione della cerimonia di premiazione del Premio Ninfa Galatea è stata affidata ad Anna Pavone la quale ha annunciato i nomi dei vincitori decretati dalla giuria di qualità presieduta da Sarah Zappulla Muscarà e composta da Fulvia Caffo, soprintendente ai Beni Culturali, Elena Ciravolo, exhibit designer e home stager, Caterina Maugeri Costanzo, imprenditrice, Michela Sacco Messineo, Università di Palermo, e Margherita Spampinato, Università di Catania.
Per l’originale impianto narrativo e dalla scrittura che affronta con garbo e incisività temi di estrema delicatezza si aggiudica il Premio Ninfa Galatea 2014 la giornalista e scrittrice Elisabetta Rasy, con il romanzo giallo-thriller “Non esistono cose lontane”, Mondadori. “Non si spendono tante parole sulle problematiche e sul senso dei beni tolti alla mafia – dichiara l’autrice del libro – non si sa quasi nulla delle difficoltà così appassionanti di questo settore ed essere premiata in un contesto simile in cui si cerca di dare voce ad un argomento così spinoso e particolare mi emoziona”. È stato possibile poter gustare alcuni brani del romanzo grazie all’intensa interpretazione dell’attrice Valentina Ferrante.
Per il teatro il Premio Ninfa Galatea è andato a Egle Doria, per aver preferito un teatro sociale in cui lo spazio scenico costituisce l’humus ideale per narrare storie stimolanti la riflessione e la critica. “Se molti di noi fossimo rimasti a Roma – spiega accoratamente l’attrice reduce dal successo de “La Patente”, rappresentata al carcere di Piazza Lanza e interpretata da alcuni detenuti – forse saremmo diventati famosi. Avremmo scelto la fama, piuttosto che la fame restando nella nostra Catania. Stiamo sopravvivendo per la passione e l’amore che abbiamo per il teatro. È doveroso che le Istituzioni collaborino”. Dopo la premiazione, prima di congedarsi dal pubblico, ha interpretato una particolare poesia, “’U criatu”, scritta da un detenuto.
È stato assegnato anche un premio speciale a: Andrea Bartoli, notaio, ideatore del “Farm Cultural Park” di Favara, per la sua capacità di attivare virtuosi processi di evoluzione culturale e nuovi modi di pensare, abitare e vivere; a Corrado Bonfanti, sindaco di Noto, che ha puntato all’incremento turistico, allo sviluppo economico del territorio, alla salvaguardia dei monumenti barocchi, all’editoria, alla lettura; ad Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte, che si è mobilitato per la riqualificazione del quartiere di Librino con una serie di iniziative e progetti per affermare la cultura della legalità, della tutela, della bellezza condivisa.
A fine serata, come da tradizione, sono state sorteggiate e donate alcune copie del romanzo vincitore al pubblico presente. Il Premio Ninfa Galatea tornerà il prossimo anno.
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