Rimarrà in esposizione permanente al Museo Civico Castello Ursino di Catania il dipinto su tavola Ritratto di gentiluomo attribuito a Domenikos Theotokopoulos detto El Greco, una delle figure più importanti del tardo Rinascimento spagnolo. L’opera, datata 1570, è stata restaurata a Roma grazie al progetto Opera tua avviato e sviluppato da Coop Alleanza 3.0. La scelta è stata determinata da votazioni online pervenute da tutta Italia che hanno preferito, per il 64%, quest’opera rispetto alla stata reliquaria di Santa Rosalia, custodita al museo del
Tesoro del Duomo di Messina. Il progetto, promosso dalla cooperativa in otto regioni italiane, ha permesso anche il restauro di un’altra opera siciliana: il monumento Fontana del genio in piazza della Rivoluzione a Palermo, che è attualmente sottoposta a lavori di restauro, vincitrice dell’edizione 2017. Fondaco Italia, società attiva nella valorizzazione dei beni culturali, ha collaborato con Coop Alleanza 3.0 per la scelta delle opere da sottoporre alla votazione dei soci italiani.
Le operazioni di restauro sono state raccontate dal restauratore Luca Pantone nel corso della conferenza di presentazione a cui hanno preso parte l’assessore alla cultura Barbara Mirabella, gli studiosi Barbara Mancuso e Valter Pinto, il restauratore, il presidente della società Fondaco Italia Enrico Bressan e il coordinatore delle politiche sociali sud Italia di Coop Alleanza 3.0, Giovanni Pagano.
È stato dapprima effettuato il rilievo fotografico e la localizzazione delle aree deteriorate. Grazie all’uso degli infrarossi si è proceduto al consolidamento e alla pulizia dell’opera con l’asportazione dell’ossidazione dovuta al tempo. È stato poi effettuato un intervento pittorico per rendere omogenea la cromatura dei colori. Infine è stato applicato un protettivo neutro e rafforzata la struttura che sorregge e contiene il dipinto. “Durante il lavoro di restauro – racconta Pantone – abbiamo scoperto, grazie alla riflettografia e alla radiografia, la presenza di un disegno preparatorio sottostante che, per il suo elevato grado di definizione, può essere considerato un’opera nell’opera”.
Scrivi un Commento