“Non muore chi continua a vivere nel ricordo di chi l’ha conosciuto”. Queste le parole pronunciate in apertura dell’appuntamento letterario dedicato al ricordo di Salvo Basso, a dieci anni dalla sua scomparsa, da Luca Cangemi, amico del compianto poeta e coordinatore della serata, nella sede dell’associazione culturale “Città Futura”. L’attività artistica di Salvo Basso è stata affiancata da un’intensa lotta politica e una frenetica vita intellettuale.
Cerca di creare un concetto nuovo di città, durante il suo incarico di assessore alla cultura e successivamente di vicesindaco, rivolgendo il suo interesse alla promozione e allo sviluppo culturale della città di Scordia. Dal 2003 è stato istituito un Premio Letterario Internazionale in onore del poeta, donandogli una dignità letteraria tra i grandi poeti dialettali del secolo scorso. Hanno animato l’incontro culturale Anna Bucca, segretaria regionale Arci, Pina Villa, caporedattore del giornale Girodivite, Renato Pennisi, poeta e segretario del Centro Studi e Ricerche Letterarie Salvo Basso. “La poesia di Salvo Basso segue una via inedita all’interno delle strade percorse dalla poesia intellettuale del Novecento – spiega Pina Villa – in cui l’uso del dialetto siciliano colloca l’Io del poeta al posto della memoria”. Tanti i riferimenti alla grande crisi culturale che sta attraversando la Sicilia e agli innovativi progetti promossi da Basso all’interno delle varie istituzioni. Vibranti di sentimento i ricordi, i pensieri, i gesti d’affetto degli amici ed estimatori del poeta scordiense presenti alla commemorazione. “Spostare le lancette indietro di dieci anni è doloroso – spiega la madre del poeta, ringraziando per il grande affetto dimostrato durante questi anni – ma mio figlio non è morto. Ogni giorno rivive negli occhi, nei gesti e nelle idee che ha lasciato durante il suo breve ma prolifico percorso di vita terrena”.
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