Fic è l’acronimo di Focolaio d’Infezione Creativa. Dal progetto vincitore del Bando 2 Nuove Opere, nell’ambito del programma Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura (Edizione 2017) della Siae, nasce la rassegna voluta da Roberto Zappalà, già iniziata a Scenario Pubblico. Aprono le danze Fernando Roldan Ferrer in collaborazione con Alessandro Sollima e Claudia Rossi Valli. Ieri il debutto, oggi la replica. Il primo ad esibirsi è Fernando Roldan Ferrer ideatore e coreografo, insieme con Alessandro Sollima, di Haeresis. Solo sul palco il danzatore indaga i concetti di giudizio, pregiudizio e ambiguità. La coreografia si basa sul concetto della condizione sociale della scelta, di accettare, di essere accettati o di rifiutare di farlo.
Segue la performance Le Ragazze ideata e coreografata da Claudia Rossi Valli e danzata dal quartetto di sole donne composto da Michela Cotterchio, Chiara Di Guardo, Valeria Grasso e Ludovica Messina. In questo Eden sospeso la femminilità è valorizzata, la danza resa poetica in un gioco di intrecci, passi a due, semplici accorgimenti scenografici. Si danza sulle rime di una poesia, sul ritmo del silenzio che esalta persino il fruscio degli abiti o i passi sulla pedana di danza. È un gioco di femminilità che si concentra su trasparenze, candore e persino ironia. È un racconto di vita, di amicizia, di quotidianità in cui trovano spazio le storie di ognuna di loro: “Michela disegna mondi nuovi, dipinti universali ed eterni. Ludovica è poesia, malinconia, amore e fruscio delle foglie d’Autunno. Valeria è la Sicilia bedda, u’suli, u’mari, u’ciaru ri caffè. Chiara sono io, e sono solo grata”.
La danza cede il passo al canto e in scena entra la Piccola Orchestra Giovanile dell’Etna Jacaranda fondata e promossa dall’Ame Associazione Musicale Etnea, diretta da Puccio Castrogiovanni, rinomato virtuoso di marranzano (scacciapensieri) e cofondatore del gruppo catanese dei Lautari, in un’ultima convincente esibizione.
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