Oggi e fino a sabato 22 all’interno dell’Istituto comprensivo Campanella Sturzo di Librino, si terrà la prima edizione del Rito della Luce, attività promossa dalla Fondazione Fiumara d’Arte di Antonio Presti.
L’evento, che inizierà alle 18, vedrà la partecipazione di trenta scuole, tremila studenti, centoventi artisti, novanta poeti, trenta associazioni, quaranta fotografi, centocinquanta musicisti e cinque gruppi etnici differenti, che insieme, attraverso l’arte e la cultura, diffonderanno il messaggio che la bellezza può sconfiggere la malavita, e che l’etica ed i valori, sono essenziali per vivere in una società corretta.
Passeggiamo per l’istituto, e osserviamo, che tutti, professori, studenti, artisti, volontari, sono operosi e felici di lavorare per questa manifestazione; questa scuola è divenuta simbolo della legalità dal 2009, infatti è qui che è stata costruita la Porta della Bellezza.
“E’ ancor oggi intatta, e qui non è una cosa scontata, – ci dice Lino Secchi, preside della scuola dal 1997 – è solo quando le cose vengono costruite dalle proprie mani, che non si distruggono. Questi ragazzi hanno modellato insieme ad artisti l’opera, e sono certo che se la stessa fosse stata costruita altrove, e poi portata qui, non sarebbe stata la stessa cosa”.
Preside Secchi, questo evento porterà ancora una volta la sua scuola al centro dell’attenzione. Tutti ormai sanno che questa è una realtà attiva all’interno di un quartiere che molti snobbano. Come stanno reagendo gli studenti?
“Con la gioia e l’entusiasmo che hanno mostrato ad ogni iniziativa del mio amico Antonio Presti. Il nostro istituto accoglie studenti dai 3 ai 13 anni, e tutti, in base alla propria età sono coinvolti nel progetto del Rito della Luce. Io e mia moglie (Paola Scuderi, funzionario del progetto interculturale “La casa dei popoli” ndr) non finiremo mai di ringraziare Presti e la Fondazione Fiumara d’Arte, per tutto ciò che fanno qui. Ascoltano i bisogni dei ragazzi e donano loro stimoli sempre nuovi. Tutto ciò li allontana dalla strada, avvicinandoli alla normalità”.
– Oltre i ragazzi saranno coinvolti anche dei rappresentanti di differenti etnie, cosa faranno nello specifico?
“Ci saranno dei rituali di danza effettuati dalla federazione mauriziana, dei cantastorie senegalesi e letture del corano, perché è importante il confronto con diverse culture, e i miei ragazzi sanno che essere diversi, non vuol dire migliori o peggiori, ma esseri da scoprire e conoscere. Ma non finirà qui. Poesia, disegni e tanto altro. Il Rito della Luce è da vivere, dunque per comprenderlo bisogna esserci”.
Il preside Secchi deve lasciarci, stasera è la vigilia dell’evento, ci sono le prove da fare, le ultime cose da sistemare, per dare inizio, già dall’abbigliamento tutto in bianco di domani, ad illuminare di bellezza Librino.
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