Sold out per “A cena con l’autore”


Nonostante le condizioni meteorologiche avverse, l’appuntamento settimanale della rassegna letteraria “A cena con l’autore – i mercoledì letterari a L’Oste scuro” non è andato a vuoto. Anzi, nel rinomato ristorante acese, si è registrato un vero e proprio sold out, complice sicuramente l’alta garanzia di qualità e gusto che lo chef ha saputo dare nel corso degli anni. Ospite del direttore artistico Salvatore Massimo Fazio e del suo simposio è stato lo psichiatra-scrittore Giovanni Sollima, che ha illustrato l’esegesi e la trama del suo ultimo lavoro “La teverna di Alfa Ninnino” e di quelli precedenti, nonché del dialogo filosofico “L’albero di Farafi o della sofferenza”, scritto con lo stesso Fazio.

 

A moderare anche il giornalista Manlio Mattaccini, che è riuscito ad instaurare con lo scrittore Sollima una vera diatriba con lo scopo di sviscerare tutti i segreti della sua opera e del suo intimo psicologico stesso. Scopriamo così come Sollima si sia basato su esperienze personali per comporre “La taverna di Alfa Ninnino” e come suo figlio sia stato l’esempio principe di un racconto che non è rivolto solo ai bambini, ma, soprattutto ai grandi.

Dalle parole dello scrittore nella presentazione del libro apprendiamo: ‘Alfa Ninnino non è altro che un bimbo. La taverna è un luogo specifico della casa di Ninnino e contemporaneamente tanti luoghi della rappresentazione. Nella sua visualità d’immanenza reale è una deliziosa mansarda arredata in stile tirolese, da dove il bimbo parte alla scoperta del mondo. Paradigma d’accadimento, la taverna è testimone e contenitore di un tesoro di significati e vita, preludio di tutta l’espressione di un mondo, in cui nulla è banale e scontato’. Ed ancora: ‘i miniracconti de “La taverna di Alfa Ninnino” nascono da una concezione naturalmente psicomotoria di un’idea narrativa. La serie dei soggetti si articola e trasfigura in un unico racconto transnarrativo dei luoghi e dell’anima, del vissuto e del fanciullino, eterna matrice di una psicopedagogia progressiva’.

 

 

Quindi un modo per capire meglio il mondo secondo gli occhi di un bimbo, un modo per dire ai più grandi di non lasciarsi chiudere mentalmente dai luoghi comuni della nostra esistenza e della nostra routine. Un modo per lasciarsi stupire dal mondo, per non dare sentenze su quanto non conosciuto a fondo.

 Nulla è banale o scontato nel mondo di Alfa Ninnino, così come ne l nostro. Così come non lo è mai un appuntamento a cena con le rassegne di Salvatore Massimo Fazio. Il prossimo appuntamento è fissato per mercoledì 27 marzo, solito posto, solita ora. Stavolta toccherà a Santi Spartà farsi conoscere tramite il suo lavoro “Tesoriera”.

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