Dopo il romanzo d’esordio dal titolo Vòltati, Rita Cocuzza torna in libreria con il libro psicologico Ultima Dea, edito Erga Edizioni. Il volume è stato presentato per il debutto nazionale al Book Pride 2022 di Genova. Subito dopo la presentazione a Catania, città natale dell’autrice, in un incontro moderato da Letizia Carrara. Il giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso spiega: “Come nel primo romanzo, in Ultima dea viene ripreso e arricchito uno schema: nel primo la protagonista Inès, appariva come l’eroina di una tragedia in senso greco a un tempo colpevole e innocente, da una parte domina il dramma, dall’altro lo subisce. Così Stella, protagonista del secondo, a figlia introversa, “con un cuore corazzato” che le impedisce di lasciarsi andare, almeno inizialmente, insieme ad altri personaggi simbolici che ruotano attorno alla trama. Oltre a Stella, l’altra protagonista è Lydia, la madre morta, apparentemente instabile ma con una grande coerenza e amore per la vita, che “indossava la maschera di tante donne” per “vivere mille vite diverse, per questo era così irresistibile. E ancora altri personaggi chiave, come Donna Luz, che “quando arriva” avvolta “in un velo violaceo che pareva intessuto con spine di ricci”, si trasforma in musica e smuove strane energie, con cambiamenti repentini, accelerazioni”.
La docente Amalia Mannino aggiunge: “Il romanzo è associabile ad un mosaico scomposto le cui tessere dal caos originario vanno via via trovando una loro collocazione, un loro spazio. Dalla prima all’ultima pagina, si assiste ad un continuo comporsi, scomporsi e ricomporsi del variegato universo femminile, con i suoi mille e mille diversi volti, pieghe, tratti. La donna, le donne popolano “Ultima dea” con i loro sentimenti, affetti, emozioni, dolori, maschere, alibi, passioni, sensazioni, pensieri, verbalizzazioni, anime, corpi, verità, sogni, deliri”.
Lo psicologo Matteo Pastorino, che ne ha curato la prefazione, scrive: “L’anima e il corpo della protagonista Stella si fondono, talvolta pare quasi che si scambino di posto, nell’assecondare la sua incredibile capacità di provare emozioni e sentimenti. Sensazioni vivide e moti del cuore così forti da annullare la ragione, da sottometterla letteralmente al corpo e a tutto ciò che su di esso possiamo fare, dall’amore alla follia. Il desiderio che si articola fra mente e corpo è forse quel posto in cui troveremo davvero noi stessi per la prima volta e, soprattutto, nella maniera più esaustiva… Lasciamo che sia Stella a condurci laggiù”.
Scrivi un Commento