Premio Martoglio: assegnati i riconoscimenti 2014


Da sinistra: Di Caro, Beha, Massarenti, Ilieva, Lo Cascio, Zappulla Muscarà, Spataro, Caputo

“La crisi e i numerosi tagli non impediranno il nostro cammino di diffusione del nostro imponente patrimonio culturale”. Questo il messaggio di Anna Maria Spataro, presidente dell’associazione culturale Athena, durante la cerimonia di consegna della XXVIII edizione del Premio Letterario Internazionale Nino Martoglio organizzato dal Circolo Culturale Athena con il sostegno della Provincia Regionale di Catania, del Comune di Belpasso e il supporto scientifico dell’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, al numeroso pubblico presente.
Importanti personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, presentati da un impeccabile Flaminia Belfiore, si aggiungono all’albo d’oro dei premiati decretando un nuovo successo. La giuria, presieduta da Sarah Zappulla Muscarà  e composta da Domenico Tempio,  Carlo Caputo,  Vincente Gonzalez Martin, ed Anna Maria Spataro, ha assegnato il Martoglio Internazionale a Daniela Ilieva per aver accostato il patrimonio letterario della nostra isola alla civiltà bulgara ottenendo così un ponte tra le due culture. “Ringrazio la Sicilia e i suoi talentuosi figli – dichiara la traduttrice – per aver dato al mondo la possibilità di conoscere i testi di Martoglio, Pirandello, Russo Giusti e Spampinato. Ho imparato a conoscere ed apprezzare la lingua siciliana dai grandi maestri e ho cercato di tradurre anche le parole più difficili nella mia lingua. A nome della mia gente e mio non posso far altro che esprimere la mia felicità di essere anch’io, in qualche modo parte di questa terra”. Luigi Lo Cascio: “non sono un appassionato di social network e non mi piace espormi ma sono felice di poter dare luce e spazio alla mia Sicilia attraverso il teatro o il cinema”
Brillante ed arguto l’intervento dedicato alla premiazione del giornalista Mario Di Caro, responsabile delle pagine di Cultura e Spettacolo di “Repubblica” di Palermo, premiato per la sezione Giornalismo, il quale ha saputo valorizzare il tessuto culturale dell’ isolano cogliendo i fermenti più innovativi di una società in continuo cambiamento. “Scrivere recensioni teatrali o cinematografiche – spiega il capocronista di Repubblica- è un mondo a se stante di intendere il giornalismo attraverso cui è facile scontentare anche gli amici, ma è necessario essere obiettivi e lucidi per redigere pezzi sinceri e veritieri”.
Grande interesse ha suscitato la vittoria del novantatreenne Giuseppe Sgarbi per l’opera prima “Lungo l’argine del tempo. Memorie di un farmacista”, Skira editore. Un talento narrativo di sorprendente forza evocativa il quale è riuscito a trasmettere, qualsiasi sia l’età del lettore, quel sentimento universale di amore e di orgogliosa appartenenza alla propria terra. Interessante la video intervista in cui il padre dei più noti Vittorio ed Elisabetta si stupisce del successo ottenuto dal suo libro. “Non pensavo addirittura che questo mio scritto potesse diventare un libro e vincere tanti premi– spiega con umiltà e semplicità il farmacista emiliano – sono felice che le mie parole possano interessare così tanta gente”.

Vince il premio Athena 2014 l’attore palermitano Luigi Lo Cascio, accolto da applausi senza sosta, per essere riuscito a maturare uno stile personale sostenuto da una particolarità curiosità intellettuale. “Ricevere un riconoscimento è sempre fonte di orgoglio – sottolinea l’indimenticabile protagonista dei Cento Passi – non sono un appassionato di social network e non mi piace espormi ma sono felice di poter dare luce e spazio alla mia Sicilia attraverso il teatro o il cinema”. A grande richiesta l’attore ha letto tre poesie degli autori Ignazio Butitta, Nino Martoglio e Lucio Piccolo suscitando grande attenzione.
Al sagace e graffiante giornalista Oliviero Beha è stato assegnato il Premio Speciale per il volume “Un cuore in fuga”, Piemme edizioni, dedicato al campione del ciclismo mondiale Gino Bartali, rivelando la forza di volontà di un uomo che in sella alla sua bicicletta è riuscito a salvare, durante la secondo guerra mondiale, oltre ottocento ebrei dalle persecuzioni nazifasciste. “Non è un libro per sportivi – racconta il giornalista fiorentino – ma è un ritratto di Bartali, eroe del novecento, non più costretto a vivere all’ombra di Coppi”.
Sofisticato ed erudito il momento della premiazione del filosofo Armando Massarenti vincitore della sezione Letteratura per il libro “Istruzioni per rendersi felici. Come il pensiero antico salverà gli spiriti moderni”,Guanda editore, dove sono passati in rassegna temi universali come l’eros, l’amicizia, la politica, la conoscenza, la bellezza, la morale, alla luce del denominatore comune dell’ineludibile ossessiva ricerca della felicità. Alcuni brani salienti dei volumi di Beha e Massarenti sono stati letti da Agostino Zumbo.
La cerimonia si è conclusa con le note del gruppo Ensamble Melodius.

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