Ylenia Nathalia Di Giorgio, laureanda presso l’Accademia di Belle Arti di Catania al biennio specialistico di fotografia, è prima di tutto la mamma di un bambino di 17 mesi di nome Thomas. Dalla sua gravidanza e dalle difficoltà incontrate nelle fasi dell’allattamento parte l’idea del progetto fotografico in mostra dal 27 febbraio, e aperta al pubblico tutti i sabati del mese di marzo dalle 18:30 alle 20, presso Café bébé di via Messina 348/a a Catania. La mostra fotografica personale Amore di padre, amore di madre è incentrata su un processo chiamato bonding, studiato negli anni ’50 dallo psichiatra scozzese John Bowlby, che cominciò a parlare di processo di attaccamento tra il neonato e l’adulto, facendo notare come la nascita fosse un momento decisamente critico per lo sviluppo della personalità. Gli scatti ritraggono Ylenia, il marito il figlio e tante altre famiglie, all’interno delle loro case, mentre si scambiano coccole, abbracci e momenti di gioco. “Tutto è iniziato durante la gravidanza, inizialmente fotografavo per avere un ricordo nel tempo poi perché ho sentito il bisogno di dover accettare i cambiamenti fisici del mio corpo –confessa Ylenia Nathalia Di Giorgio – Attraverso la fotografia, spesso, un artista cura i propri malesseri, soddisfa le proprie necessità e studia se stesso, per migliorare la propria condizione di disagio”. Grazie agli scatti la fotografa ha potuto osservare la bellezza di un corpo gravido e accettarlo, nel momento in cui questo stava diventando un peso. Ha iniziato fotografando se stessa, il marito e il figlio, attraverso gli autoscatti e gli scatti fatti dalle sorelle e dalle colleghe di Accademia. “Il risultato è stato sorprendente. Il silenzio della fotografia e la sua semplicità, mi hanno dato quella spinta in più per accettare il grande cambiamento che stava avvenendo nella mia vita e in quella di mio marito – continua Ylenia – Durante un allattamento difficile, che stava seriamente mettendo a dura prova la nostra famiglia, ho ripetuto il processo fotografico”.
Ylenia Nathalia Di Giorgio. La fotografia come terapia
La fotografia come terapia. Ylenia non ha vissuto, infatti, con facilità l’allattamento, dovendo ricorrere a dispositivi particolari per attuarlo, e durante la fase di riabilitazione successiva avvertiva una sorta di sconfitta nell’essere mamma. “Poi ho scoperto che c’erano tante altre mamme che soffrivano per questo. Ho continuato così a scattare e a fare riabilitazione e quando ho smesso di allattare, ho voluto estendere il mio progetto a queste famiglie, a queste mamme che come me, si erano trovate in difficoltà durante l’allattamento e che grazie alla stessa consulente che aveva aiutato me, Grazia de Fiore, avevano vinto la loro battaglia per poter allattare”. Alcune di queste mamme, hanno aderito al progetto fotografico raccontando la loro esperienza. Amore di padre, Amore di madre è solo l’anticipazione della tesi specialistica (da cui la mostra prende il titolo) di Ylenia Nathalia Di Giorgio che grazie ad una difficoltà iniziale, è riuscita a costruirsi un modo diverso di vedere il rapporto con i figli, con l’alimentazione, l’allattamento e l’educazione. “Ho sperimentato il mio istinto di madre e lottato per farlo prevalere, ho riabilitato me stessa alla maternità ed anche mio marito ha fatto lo stesso con la sua paternità – conclude Ylenia- Desidero, con questo progetto, comunicare a tutte le mamme e i papà che l’allattamento è possibile per tutte, ci vuole molta forza di volontà e con i consigli giusti, non esistono mamme che non hanno latte”.
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