Poeta, sceneggiatore, scrittore, fumettista, regista teatrale, cineasta, Alejandro Jodorowsky sarà ospite del Teatro Stabile di Catania. Un artista che non appartiene a nessuna logica cinematografica convenzionale, che aspira al cinema quale modesta “arte di cura” – come lui stesso ama dire. Dopo aver girato film che sono passati alla storia come veri e propri cult – El Topo, La Montagna Sacra, Santa Sangre – e dopo più di vent’anni dalla sua ultima pellicola, Jodorowsky è tornato alla regia con La Danza de la Realidad, un inno alla poesia e al senso della vita. In lingua originale e sottotitolato in italiano, il film, anche a causa delle difficili condizioni del mercato distributivo italiano, è stato presentato in Italia nella formula di un tour, come si trattasse di un concerto o di uno spettacolo teatrale.
Dopo essere stato già presentato dallo stesso autore, a partire da ottobre, a Roma, Bari, Bologna, Firenze, Trieste, Genova e Napoli, il tour toccherà Catania, il 14 gennaio, al Teatro Stabile (sala Giovanni Verga), Palermo il 15, al cinema Rouge et Noir, e si concluderà a Milano, il 17, al Teatro Franco Parenti. Queste ultime tre tappe rappresentano un’occasione unica per poter assistere, oltre alla proiezione del film, a un imprevedibile spettacolo di Alejandro Jodorowsky, nel suo tipico stile eclettico e surreale. In particolare a Catania e a Milano Jodorowsky sarà accompagnato da un ospite a sorpresa.
La presenza di Alejandro Jodorowsky sarà un vero e proprio evento per la città di Catania, fondatore con Roland Topor e Fernando Arrabal del Movimento Panico, ha firmato solo sette film in quarantacinque anni, ottenendo una fama indiscussa. La danza della realtà sarà l’ennesima, sorprendente, esperienza: un’autobiografia immaginaria che rilegge gli anni della sua infanzia in una catena di ricordi e sogni grottesca e straniata. «Essendomi separato dal mio io illusorio, ho cercato disperatamente un sentiero e un senso per la vita». Questa dichiarazione del regista ben definisce il progetto biografico del film: restituire l’avventura e la ricerca che è stata la sua vita.
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