Va in scena l’ Infernu. Sul palco arriva la Commedia di Dante Alighieri, recitata in dialetto. Negli anni la traduzione più utilizzata è stata quella di Tommaso Cannizzaro, letterato messinese vissuto tra il 1838 e il 1921 che la diede alle stampe nel 1904. Proprio da quel testo, adattato da Antonio Luca Cuddè, è nato l’Infernu proposto dalla regista Berta Ceglie che, alla luce di torce e fuochi, debutterà venerdì 11 agosto, alle 20,45, in replica nei due giorni successivi, nello scenario delle Gole dell’Alcantara, con il Patrocinio dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana.Ogni sera si svolgeranno tre rappresentazioni, con gli spettatori, che, a gruppi di duecento, saranno fatti scendere sul fondo del fiume, dove, alla luce di torce e fuochi, lo spettacolo sarà messo in scena.
La rappresentazione è promossa dal Centro Cultura Mediterranea e prodotta con il contributo di Regione, Comune di Motta Camastra, Parco Fluviale dell’Alcantara, Associazione albergatori di Taormina e aziende come Video Bank, che è anche partner tecnologico.
“L’Infernu – ha sottolineato l’assessore regionale Anthony Barbagallo – è una di quelle rappresentazioni di grande richiamo che possono valorizzare ancor di più alcuni luoghi magici della Sicilia. Il turismo siciliano viene alimentato dai miti e davvero la nostra terra può vantare tanti luoghi di leggendaria bellezza. Questo spettacolo, che si avvale del contributo di giocolieri del fuoco oltre che di attori, può dunque creare in varie location altissimi momenti di suggestione. Può essere rappresentato, oltre a quella fucina d’Efesto che sono le Gole dell’Alcantara, nella Cattedrale di sale delle miniere sotterranee di Realmonte, nell’Agrigentino, all’interno del Cretto di Burri a Gibellina, o ancora lungo le rive del lago di Proserpina a Pergusa, nell’Ennese. Perché è dal connubio tra paesaggio, costruzioni artistiche e arte scenica che si sviluppano le operazioni culturali di qualità”.
“Il mio Dante è femmina – ha spiegato Berta Ceglie – ma questa non deve essere considerata una provocazione quanto, piuttosto, una chiave di lettura. Una Commedia, insomma, mai vista e sentita prima, in cui l’Oltretomba infernale viene incontro a Dante per consegnargli una parola, un rimprovero, una profezia, un avvertimento, senza mai scordare che lo stesso Inferno esiste in forza del Sommo Amore di Dio. Vi sono poi le soluzioni visuali, che adatterò tagliandole su misura per ogni location, per rendere ancora più incisivo lo spettacolo”.
A rendere l’Infernu saranno, oltre alla Ceglie nei panni di Alighieri, gli attori Camillo Sanguedolce (Caronte, Brunetto Latini), Tecla Guzzardi (Francesca), Elmo Ler (Farinata), Antonio Marino (Ulisse), Sebastiano Mancuso (Conte Ugolino). La figura di Virgilio sarà resa in scena dal mimo Rosario Vasile con la voce fuori campo di Giovanni Anzalone. Lo spettacolo sarà arricchito dagli interventi della Compagnia City Ballet (Tecla Guzzardi, Chiara Coco, Giulia Bertino e Michelangela Cristaldi), e della Compagnia Anima Ignis, manipolatori del fuoco. I costumi, elaborati da Mabest, sono di Gabriella Ferrera, i movimenti scenici di Sergio Platania e gli effetti sonori di Sergio Greco.
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