The Strange Sound of Happiness è il documentario del siciliano Diego Pascal Panarello, in proiezione il 28 giugno sarà al Cinema King di Catania, distribuito da apapaja alle 19.15 e alle 21.15, che racconta l’incredibile viaggio dalla Sicilia alla Yakutia, paese reso celebre dal gioco da tavolo RisiKo!, sulle tracce dell’antico e magico scacciapensieri.
La doppia proiezione è organizzata in collaborazione con Sicilia Film Commission e sarà l’evento di anteprima del Marranzano World Fest 2018, il festival dedicato al marranzano quale strumento di incontro tra le culture del mondo, in programma al Monastero dei Benedettini dal 29 giugno al 1 luglio.
Dopo il debutto come unico film italiano in concorso alla 36ª edizione del Bergamo Film Meeting e la partecipazione ai più importanti festival internazionali di documentari, il lungometraggio del regista augustano , prodotto dalla torinese Stefilm in co-produzione con Kick Film (Germania), con il sostegno tra gli altri di MiBACT, Sicilia Film Commission (Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo), Piemonte Doc Film Fund e ARTE,
torna in Sicilia.
The Strange Sound of Happiness è la storia di Diego, l’autore, un quarantenne alla deriva che stregato dall’ipnotico suono di un piccolo e “insignificante” pezzo di ferro, decide di seguirne le sue “orme” fino a raggiungere confini inaspettati. Co-protagonista del film è proprio quel piccolo pezzo di ferro che da molti è conosciuto come lo Scacciapensieri, il classico souvenir che sull’isola del regista, la Sicilia, viene chiamato Marranzano.
Sarà questo strumento, dalle radici antiche, a guidare Diego in un viaggio dalle torride coste della Sicilia alle pianure congelate della Yakutia in Siberia, dove lo Scacciapensieri, chiamato Khomus(letteralmente “uomo magico”), è strumento nazionale e simbolo di felicità. Qui Diego farà vari incontri, tra il reale e l’immaginario che lo porteranno a vedere lo strumento come chiave d’accesso a un mondo magico in cui sarà pienamente coinvolto, ritrovandosi involontariamente protagonista di un’antica profezia.
Una storia reale che Panarello ha vissuto in prima persona, e che ha deciso di raccontare utilizzando una struttura narrativa al confine tra il genere documentario e il fantastico. Con una voce fuori campo, spesso autoironica, l’autore, infatti, si serve di animazioni a passo uno che esprimono in modo inequivocabile un altro mondo segreto, quello dei sogni.
“Il film di Panarello ha qualcosa di punk e di sentimentale insieme, è un film irriverente ed elegiaco” ha commentato lo scrittore Andrea Bajani che ha fornito una consulenza narrativa al film in fase di montaggio “Mette insieme Kusturica e De Seta, e dice una cosa tanto semplice quanto antica: la felicità è uno strumento che abbiamo tra le mani fin dal primo giorno che veniamo al mondo. Decidere di suonarla – è questo in fondo che racconta ‘The strange sound of happiness’ – è ciò che fa la differenza”.
Frutto di un lungo lavoro di ricerca e di preparazione, il film prende le mosse da un fortunato crowdfunding nel 2012 che permette al regista di andare in Yakutia, e si sviluppa grazie al supporto della casa di produzione torinese Stefilm, che si interessa all’opera dopo la vittoria come “miglior progetto” al Documentary in Europe di Bardonecchia (2011), e la produce insieme alla tedesca Kick Film. Selezionato in altri pitching internazionali, il film è stato finalista al Premio Solinas Documentario per il Cinema 2013 in collaborazione con Apollo 11.
Al fianco di Panarello, ha lavorato una troupe di professionisti italiani tra cui il giovane ma già affermato direttore della fotografia Matteo Cocco i cui lavori hanno partecipato ai maggiori festival cinematografici internazionali, quali Berlino, Venezia e Locarno; e l’artista visuale Alvise Renzini dell’Opificio Ciclope di Bologna che ha curato le animazioni.
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