Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha convocato per oggi pomeriggio un incontro congiunto con lo staff della presidenza, della segreteria generale, gli assessori al Turismo e all’Economia e i rispettivi staff, l’ufficio legislativo e legale della Regione, per strutturare un ddl da proporre immediatamente alle commissioni competenti e all’aula, che tuteli la produzione “Montalbano”, la faccia rimanere in Sicilia e con essa tutte quelle produzioni strutturate in Sicilia che abbiano carattere ciclico e continuativo. “In particolare – afferma il presidente – saranno attenzionate quelle produzioni che oltre a valorizzare i luoghi della Sicilia, ne esaltino la cultura della legalità, della trasparenza e abbiano un forte valore artistico e culturale.
Gli strumenti tradizionali dei bandi generici sul cinema, mal si conciliano con le esigenze a tutela del patrimonio culturale che rappresenta per la Sicilia la produzione di Montalbano, ormai conosciuta in tutto il mondo, e che viene ripetuta da anni senza mai avere avuto alcun supporto finanziario pubblico. Non possiamo assolutamente rischiare di perdere tale patrimonio e – conclude Crocetta – faremo immediatamente la nostra parte”.
Una soluzione che arriva a seguito delle polemiche sulla possiblità, paventata dal produttore Carlo Degli Esposti, di spostare le riprese della fiction dalla provincia di Ragusa in Puglia. Una decisione che dipenderebbe dalla lamentata assenza delle istituzioni siciliane. Lo stesso Andrea Camilleri è intervenuto sulla vicenda sottolineando il fatto che “la Regione Siciliana non abbia fatto nulla per sostenere il lavoro cinematografico”. Un lavoro che ha portato alla Sicilia sud orientale un indotto turistico non indifferente.
Sono intanto iniziate le riprese del giovane Montalbano con Michele Riondino. Ma il futuro della fiction in Sicilia, al momento, è tutt’altro che certo.
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