Filmmaker siciliani in concorso al TaorminaFilmFest


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Il TaorminaFilmFest, che ogni anno ospita attori e registi di fama internazionale, non guarda soltanto al cinema estero ma punta i riflettori sulla nostra terra. La 62° edizione del festival taorminese ha presentato otto film inseriti nella sezione Filmmaker in Sicilia, dedicata a lavori cinematografici che raccontano storie siciliane. Selvaggia, arcaica e contraddittoria, l’Isola si trasforma in un set magico e suggestivo, che non passa mai di moda. Oggi al cinema Olimpia di Taormina sono stati proiettati gli ultimi due film in concorso, diretti da due giovani registi. La cerimonia di premiazione del 62° TaorminaFilmFest si svolgerà domani sera alle 21.00 al Teatro Antico.

 Filmmaker siciliani, i film in concorso

Calcolo infinitesimale di Enzo Papetti e Roberto Minini-Meròt

Il film ruota attorno alla vicenda di una giornalista che si propone per intervistare uno scrittore che vive in isolamento a Stromboli dopo il grande successo del suo unico libro pubblicato, dal titolo Calcolo Infinitesimale. Giunta sull’isola, la donna mostra ben presto la propria curiosità verso quest’uomo affascinante e misterioso. Inizia così un gioco di seduzione dai risvolti inquietanti ed inaspettati, in cui verità e bugia si confondono, mettendo in crisi le identità dei protagonisti.

U Ferru di Marco Leopardi

Filmmaker in Sicilia. Francesco Lama e Maria Grazia Cucinotta
Filmmaker in Sicilia. Francesco Lama e Maria Grazia Cucinotta

Al centro di questo film documentario la lotta tra lo sfruttamento della natura e una nuova coscienza ambientale. Giuseppe è il figlio di Nino, uno dei migliori cacciatori di pesce spada con l’arpione nello Stretto di Messina, ma non si è mai deciso a uccidere e si sta laureando in biologia marina. Il giovane si trova, così, di fronte ad una scelta difficile: proseguire una tradizione praticata nel Mediterraneo da circa 2000 anni oppure seguire la sua coscienza.

Sponde, nel sicuro sole del nord di Irene Dionisio

Sponde racconta la storia dell’amicizia nata tra Mohsen, postino tunisino e un abitante di Lampedusa. Vincenzo, custode di cimitero in pensione, seppellisce corpi dei migranti che hanno perso la vita durante i naufragi, scatenando la polemica con la comunità religiosa, che contesta l’uso delle croci per il seppellimento di persone non cattoliche. A Zarzis, Tunisia, il postino Mohsen costruisce un museo con gli indumenti di quei cadaveri e gli oggetti che il mare ha restituito alla terra. Vincenzo e Mohsen un giorno cominciano a scriversi.

Cityzen di Ruggero Gabbai

Risultato di un lavoro di ricerca e di riprese durate sette anni, CityZen è un documentario che ci svela il quartiere Zen di Palermo, fatto soprattutto di ombre ma anche di qualche luce. Zen è noto per il suo degrado e l’alto tasso di delinquenza, ma in realtà ha tante storie da raccontare. In questa zona disagiata, la scuola sembra rappresentare una speranza e un lavoro onesto diventa l’unica forma di riscatto per gli abitanti che spesso, non trovando altro modo per vivere dignitosamente, rischiano di finire in carcere.

I siciliani di Francesco Lama

Il film, in cui recita anche Maria Grazia Cucinotta, racconta la vita di un ragazzo che, in piena crisi lavorativa ed esistenziale, decide di scrivere un libro sui siciliani. Inizia così una grande avventura che lo porta ad intervistare tanti personaggi noti siciliani, convinto di poter trovare delle risposte ai tanti misteri di questo complicato popolo.

Verso casa-Omaggio a Turi Vasile di Fabrizio Sergi

L'omaggio a Turi Vasile
L’omaggio a Turi Vasile

Il documentario è un tributo al poliedrico cineasta di origini messinesi Turi Vasile, scomparso a Roma all’età di 87 anni, con una carriera ricca di successi e di grandi nomi. Infatti, ha prodotto centinaia di pellicole lavorando con registi come Federico Fellini, Luigi Zampa e Michelangelo Antonioni e ha diretto Totò nel film “Gambe d’Oro”. Inoltre, è stato anche commediografo, apprezzato scrittore e giornalista.

Il signore delle nevi e le favolose neviere di Nello Correale

Oggi abbiamo il freezer, ma un tempo il ghiaccio era prodotto solo dalla natura, conservato nelle grotte e trasportato dai carrettieri del freddo. Il signore delle nevi ripercorre la storia di cui è stata protagonista anche la Sicilia con la sua straordinaria produzione «sotto-zero». Lunghe file di muli scendevano dai monti con in groppa grossi blocchi di neve che venivano trasportati a valle per il refrigerio della popolazione impiegando centinaia di persone nell’impresa. Le cave sotterranee nelle quali veniva ammassata la neve per produrre il ghiaccio, chiamate neviere, erano decine, tante quante le chiese consacrate alla Madonna della Neve.

Sicily jass di Michele Cinque

Il film documentario racconta la vicenda umana e il problematico ruolo di Nick La Rocca, artista di origini siciliane che cercò di farsi strada in un genere musicale che nei primi anni del Novecento era considerato appannaggio degli afroamericani.

Sicily Jass scopre l’influenza che gli emigranti italiani hanno esercitato sul jazz. Ambientato in una Sicilia senza tempo e nella New Orleans di oggi e di ieri, il film racconta la storia del fondatore dell’Original Dixieland Jazz Band, che incise il primo disco nella storia del jazz, vendendo oltre un milione di copie.

Di Rosita Cipolla

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