Gli immortali: presentato in Sicilia il nuovo film di Anne Riita Ciccone


Una storia intima, autobiografica, delicata e spirituale. Nelle sale siciliane arriva il film “Gli immortali”, presentato in varie città dell’Isola: il 21 giugno a Siracusa, alle 18 al Cinema Vasquez, e alle 20.30 a Catania al Cinema Ariston. Il giorno dopo a Messina alle 20.30 alla Multisala Apollo e domenica 23 a Palermo al Cinema King.
Il nuovo lungometraggio della regista italo – finlandese Anne Riitta Ciccone, proiettato per la prima volta nel corso dell’ultima edizione del Festival del Cinema di Roma, vede come protagonisti gli attori Gelsomina Pascucci e David Coco, entrambi presenti alle serate siciliane insieme a Lorenzo d’Amico De Carvalho che ne ha curato il montaggio. Nel cast artistico anche Maria Grazia Cucinotta nel ruolo di un medico. “Io e Maria Grazia siamo amiche -spiega la regista- lei ha vissuto molti momenti importanti della mia vita tra cui quello che racconto in questo film. Era importante che lei ci fosse nel cast”.
La storia è quella di Chiara, light designer alle prese con l’opera teatrale Le Baccanti. Il padre Vittorio piomba nella sua vita affetto da un male che considera una punizione divina.

Una storia vera

La trama, che trae spunto da una storia vera, offre molti spunti di riflessione. “Questo è un film che dovevo fare molti anni fa, perché è una storia vera, frutto di una promessa, che ruota intorno a un tema talmente universale da necessitare che mi distaccassi più possibile dalla verità per renderla verosimile -prosegue la regista-. Sono contenta di aver aspettato perché, nel frattempo, ho esplorato e preso coraggio nel consolidare una ricerca onesta”. E aggiunge: “Ho costruito questa storia drammatica con la natura che è delle tragedie greche, ma la volevo realizzare con uno stile e un ritmo da film di fantascienza”. La pellicola è prodotta da The Film Club, Launchpad39a con Rai Cinema ed è distribuita da Europictures e Vision.

Gli attori

L’attore David Coco è al suo secondo film girato con Anne Riita Ciccone dopo L’Amore di Marja. “Sono tornato con piacere a lavorare con lei -racconta l’attore-. La storia che racconta è intima e personale, sviluppata attraverso un parallelismo che ho trovato molto interessante. Il ricongiungimento tra padre e figlia, infatti, viene posto in parallelo con la tragedia delle Baccanti e questo permette di far diventare universale una storia personale”. Sul suo personaggio, l’attore dice: “Vittorio è uno spirito leggero, uno che sorvola sui problemi e dà agli dei la responsabilità delle cose, giuste o sbagliate che siano. In fondo è una storia, quella del rapporto con il divino, che riguarda un po’ tutti”.
Gelsomina Pascucci è al suo primo film con un ruolo da protagonista. “Per me è stata un’esperienza molto intensa che sono felice di aver vissuto -racconta-. Ho fatto molto teatro e trovo molto interessante questa doppia cifra sviluppata nel racconto cinematografico”. Diplomata alla scuola d’arte cinematografica Volontè di Roma, Gelsomina Pascucci ha varie esperienze in teatro, collaborazioni in film e serie sul piccolo e grande schermo. “Ho studiato tanto e continuo a farlo -ammette-. Questo film rappresenta per me un primo importante passo nel mondo del cinema”.

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